venerdì 31 agosto 2007

KAN e la zucchina

attenzione! questo racconto non e' pornografico. vi e' andata male anche stavolta.

rhum e sigarette mi tenevano compagnia nel mio studio.
mi sentivo ancora addosso il fetore del bastardo che avevo arrestato poche ore prima. un altro caso risolto, un altro falso discorso di ringraziamento da parte del capo della polizia, un'altra moscia stretta di mano del sindaco.
quella sera mi sarei fatto una doccia, sarei andato a quel locale di strip sulla ventunesima, e mi sarei ubriacato, sempre che non lo fossi gia'. quello si', sarebbe stato gratificante.

scemo io a non pensare che il destino potesse avere altri piani.
lo squillo del telefono mi si conficco' nel cervello come uno spillone. veniva da qualche parte sotto i fogli sparsi sulla scrivania.
"John McKAN, con chi parlo?", dissi.
era il boss. tre zucchine negli ultimi due giorni erano state trovate brutalmente uccise, e io avrei dovuto catturare il cattivone responsabile.
un gioco da ragazzi. mi serviva un'esca, la mia fidata magnum, e i biglietti per lo stip club. non mi sarei fatto guastare la serata da quel topo di fogna.
evidentemente non sono il tipo da imparare dai miei errori, perche' il destino fu, per la seconda volta, fottutamente crudele con me, quella notte.

Zucchina-esca era in posizione, io la sorvegliavo abbastanza lontano da non essere notato, e abbastanza vicino da poter piantare una pallottola esattamente dove sarebbe dovuta stare, in caso qualcosa fosse andato storto.
si presento' presto Bea il cane-beagle.
c'era da aspettarsela. dal suo arrivo in citta' non aveva fatto altro che casini, ma non ero mai riuscito ad incriminarla. e ora questo. era il momento di fermarla.
scesi dall'auto, tenendola sotto tiro.
"cuccia, Bea. il gioco e' finito.", le feci segno di accomodarsi in auto.
"non so di che cazzo parli, McKAN. sono pulita. per cosa vorresti arrestarmi? respirare senza permesso?". i suoi occhi da cucciola sembravano maledettamente sinceri, ma io la sapevo diversa.
"raccontale qualcun altro, le tue cazzate.", dissi senza tradire il mio dubbio.
caricai Bea in auto, salutai Zucchina, le pagai il tempo e le lasciai un piccolo extra. se li era guadagnati. "va' a casa da tua figlia.", le dissi partendo. mi sorrise e fece di si' col capo.

non feci nemmeno in tempo ad arrivare in commissariato, che la radio annuncio' un maledetto dieci-nove. zucchinicidio.
Bea sorrise maliziosa. "allora posso andare?". dannatamente bella, e dannatamente colpevole. ma non potevo trattenerla, non stavolta, lo sapeva. non aspetto' nemmeno la risposta. "se mi vuoi, sai dove trovarmi, John", disse allontanandosi.

la scena del crimine era un mattatoio: ne avevo vista di merda, in quindici anni di servizio, ma questa volta facevo davvero fatica a guardare.
la gola di Zucchina era aperta da orecchio ad orecchio. quel maniaco figlio di puttana le aveva quasi staccato la testa.
avresti dovuto darmi retta e tornartene a casa, bambola. prendero' quel bastardo, lo faro' per la piccola Zucchinina Junior.

andai a trovare il mio informatore, Gino Cestino. dovetti frollarlo un po' per farlo parlare, ma alla fine mi mise sulla pista giusta. mi disse che recentemente un affermato boss della zona aveva cominciato a sbroccare a seguito di qualche morbo, o sindrome, e che alcuni l'avevano avvistato aggirarsi con aria sospetta intorno alle ultime due scene del crimine.
ci misi poco a capire di chi parlava.
Ciccio Gattobeso controllava il quartiere da sempre, si conquisto' il posto eliminando la vecchia famiglia, o cosi' si diceva, e lo manteneva senza sforzi. era decisamente un tipo equilibrato, e non mi aveva mai dato fastidi, finora. da poco era tornato da un viaggio in qualche posto esotico, quei luoghi in cui vanno di moda cocktails e rare infezioni. ecco spiegata la sua follia.

non dovemmo nemmeno faticare per prenderlo, lo trovammo allo strip club, mentre fissava morbosamente una carota. probabilmente la sua prossima vittima.
lo avvicinai, e gli poggiai la mano sulla spalla. lo invitai a "parlare" con me fuori dal locale.
un quarto d'ora dopo lo feci portare via da due poliziotti di quartiere, tanto non sarebbe stato in grado di opporre resistenza, ne' di mangiare cibi solidi per molto tempo.
per quanto mi riguarda mi sedetti ad un tavolo in prima fila, ordinai un rhum doppio, e mi godetti lo spettacolo. in fondo, il destino non era riuscito a rovinarmi la serata.

se siete arrivati alla fine del racconto, avete sicuramente le palle.
quest'epica opera e' basata su un fatto vero, ed e' stata scritta da un vero fatto.
nessun animale e' stato maltrattato, brutalizzato, od arrestato durante la stesura.
una gallina ha avuto un mancamento, e un paio di pesci hanno rischiato di affogare. ma nulla piu'.

perche' e' cosi' che va

la faro' breve e schematica, per essere il piu' possibile oggettivo.
e' morto un lontanissimo parente, odiato un po' da tutti. il caso vuole che non abbia eredi stretti, se non mio padre e i suoi (sette) fratelli. e forse un'altro paio di persone.
si vocifera che il suo patrimonio possa addirittura superare i due milioni di euro.

in attesa della conferma o della smentita di questa notizia, la tensione si taglia col coltello.
siamo tutti zitti, con l'orecchio teso verso il telefono, e lo spumante in mano. tipo a Houston quando parte lo shuttle.

shhh...
incorciate le dita per il KAN.

how cue!


...
ne voglio uno da tenere ai piedi del letto, tra i pelouches.
e deve cantare quando gli schiacci il pancino.

Blog Day

oggi e' il blog day. o suppergiu' qualcosa di simile.
teoricamente dovrei linkare 5 bloggers per farli conoscere al mondo.

non fosse che:
a) non conosco 5 bloggers. ne conosco tre. quattro. ok, sei, ma solo tre sanno che esisto.
2) nessuno visita questo blog, a parte i tre bloggers che, tra di loro, gia' si conoscono. quindi.
III) le poche persone che capitano sul blog loro malgrado, cercano spesso (fonte: histats) i capezzoli della canalis o le tecniche per limonare. ditemi cosa volete che gliene fotta dei blog.
quattro) e' l'una e ventuno. piove. tuona. fulmina. fa' caldo. capitemi.
ultimo) si, un po' e' anche che non ho voglia.

pero' questo mi ha fatto pensare: se qualcuno mi dovesse mai linkare (...), che cosa direbbe di me? cioe', come mi descriverebbe?
in effetti non ho mai dato inidizi sulla mia vita.
si, sapete che vivo in citta' e studio con scarso profitto. ma poi?
se non l'aveste capito, sono a tanto cosi' <--------> dallo scrivere una biografia.
non ora, e' chiaro. ma presto e forse. soprattutto forse.

vabbene, ecco i tre bloggers che linko (in ordine alfabetico, che son cose):
- alesstar: non so molto di lei, perche l'ho scoperta da poco. legge i coniglietti suicidi, e questo mi basta. al momento sta' provando a scrivere la sua tesi, ma il caldo non l'aiuta. ama (credo) Stephen King.
- MonicaGellerB: studentessa universitaria nella mia citta', ma di origine toscana, ha davvero poco naso per i coinquilini, che sceglie con l'ambarabaccicciccocco'. ci credo poi che sono psicopatici. al momento cerca di farsi riattaccare il gas, e di difendersi dagli attacchi di un gattino. ama (credo) Friends. odia le Crocs, ma chi puo' biasimarla?
- pinkaholic: credo/forse, nonso'/mapenso, liceale o poco piu', e' una ragazza, che abita intorno a roma, e ha vinto un prestigioso premio letterario. al momento e' indecisa su molto, ma diciamo anche su tutto. ama il rosa (e stavolta son sicuro, sorbole) e la Juve (...).

stronger a chi?

parliamo de "la nuova di Kanye West, sai, quella nuova... quella che fa' oooh! tunz tunz tunz... oooh! quella. Stronger.".

il mio primo commento quando l'ho sentita e' stato: "se la poteva risparmiare."
il mio secondo commento, quando l'ho risentita e' stato: "se la poteva risparmiare."
il mio terzo commento, quando la si sentiva tre volte in mezz'ora e' stato: "se la doveva risparmiare."
poi non la sentii piu'.

fino all'altroieri, quando il mio commento fu: "n-n-now th-that don't kill me (oooh!), can only make me stronger (oooh!), i need you to hurry up now (oooh!), 'cause i can't wait much longer (oooh!).".
con annesso atteggiamento da rapper.
che volete? sono volubile.

mercoledì 29 agosto 2007

what we men want

ho deciso di aprire un'altra rubrica:
what we men want. cosa vogliamo noi uomini.
scrivero' quello a cui penso, in diverse situazioni. capirete che, in quanto pensieri maschili, sara' tutto molto "figa related". non sono strano io: chi piu' chi meno siamo tutti cosi', fidatevi.
iniziamo.

l'altro giorno, mentre facevo zapping alla ricerca di qualcosa di passabile in TV (che illuso), mi sono imbattuto in Donnavventura.
e' un programma in cui c'e' donna, e c'e' avventura.
un po' come Donnavventura, presente?
ecco i pensieri che mi hanno attraversato.

ammazza quanta gnocca. e che bei posti. peccato che sia solo per donne. ci parteciperei volentieri, dev'essere divertente. e poi ammazza quanta topa. ci deve essere un modo. magari come cameraman. (...) potrei fingermi gay. chissa' se un transessuale puo' partecipare... secondo me se e' operato si'. dovrei mandare una mail e chiederlo. certo, magari poi li farebbero partecipare davvero, e addio figa...
ammazza quanta gnocca.

assaggiatelo

i piu' attenti di voi sapranno che avevo intenzione di modificare il template.
lo si intuisce appena dal mio twitter.
i piu' attentissimi avranno capito anche che, causa problemi tecnico-pratici, tipo il mio impedimento mentale, non ho ancora portato a termine l'epica operazione.

ci eravamo lasciati con il font completato, da migliorare (forse), ma completato.
bene. sono lieto di annunciarvi, alle 0.40 di mercoledi' 29 agosto 2007, che anche il resto e' finito.
intendo dire che ho i colori (qualche indecisione sui link, ma vedremo), ho l'header, ho la sidebar (yuppi!), ho il layout. mi mancano solo le conoscenze per modificare il codice HTML, che credo siano fogli di stile CSS, che, insomma, boh. mi faro' aiutare.

voglio, pero', farmi perdonare del ritardo lasciandovi questa anteprima.
potrebbe subire delle modifiche, e' vero, oppure no. depende da Jarabe de Palo.
spero vi piaccia, perche' se non vi piaccia vi dovra' piàccere.
ah, Giorgio l'ha gia' vista, e a lui piace, anche se non ha commentato sul blog. senno' che lurker sarebbe?

lunedì 27 agosto 2007

la _i_a e' bella

prima di tutto, risolvete il piccolo giuoco dell'impiccato quassu'.
dovete scegliere due lettere tra "v, f, g, t".
se avete detto "la vita e' bella" o "la gita e' bella", avete sbagliato. mi spiace.

comunque io ho sempre sostenuto che Nicole Kidman fosse la donna piu' bella esistente, mai esistita e che mai esistera'. tanto per non esagerare.
semplicemente non avevo mai visto Eyes wide shut (beh, anche stavolta ne ho visto meta').
tralasciamo il fatto che Tom Cruise sia cosi' nano che anche nella setta dei puttanieri, con maschera e mantello, l'hanno riconosciuto tutti appena e' entrato. non e' colpa del regista, non del tutto.
non menzioniamo la trama che vabbe', la lunghezza che uff, e la velocita' che madre mia sparami adesso.
evitiamo anche di sottolineare quanto coglione devi essere per mandare alle cozze una storia con la Kidman, realta' o finzione che sia (e Tommy ha fatto ambedue le cazzate).
insomma, dopo questo film, nel quale ho visto la mia Nini' come mamma l'ha fatta (grazie, "mamma"), il mio morboso amore per la donna che sa sciogliermi con uno sguardo si e' solo che rafforzato.

ti amo, Nicole.

domenica 26 agosto 2007

spero di no

ve lo devo chiedere.
o sono strano io, o e' proprio un probblema di fondo della mia famiglia, uno dei tanti (tantissimi) (troppi).

insomma, e' cosi' strano che quando sono al cesso preferisca l'intimita' piuttosto che la sorella che si pettina, la madre che pulisce lo specchio, il fratello che fa' il funambolo sul bastone della doccia (che paraltro non ho, ho lo sportello a scorrimento in plastica simil-plastica), il gatto che mi osserva sornione?
non lo so. cioe', io ci metto cinque minuti al bagno, e intendo massimo. anche quando la sera prima ho mangiato cinese. cinque. fottuti. minuti.
invece no, in quei cinque minuti (cinque minuti!) diecimila persone, di cui molte sconosciute, devono affollarsi in bagno, per i piu' disparati motivi. a volte giusto per chiacchierare.
ecco la conversazione tipo:

persona: "ciao KAN, che fai?"
KAN: "(...) hai tre possibilita': gioco a tennis, lavoro per il governo, o cago."
persona: "chiede la francesca/gloria/gislingiuseppa se domani andiamo al cinema/pizzeria/divertimentoio."
KAN: "..."
persona: "ma ti do' fastidio?"
KAN: "parecchio."
persona: "ah. ... ... ... beh, allora io pensavo di andarci venerdi perche'..."
KAN: "fanculo."

uomini & donne

lei.
lei e' una donna che ha fatto strage di cuori.
lei e' una donna che sa far ridere.
lei e' una donna che sa essere sia "cosi' cariiiina" che "cosi' topa".
lei e' una donna che ha due gambe che, se anche dovessi riuscire a vederne la fine, sicuramente non riusciresti tornare indietro vivo per raccontarlo.
lei e' una donna che lasciami perdere.

e lui.
lui e' un uomo dallo stile inconfondibile.
lui e' un uomo che puo' farti pisciare sotto dalle risate solo con la sua presenza.
lui e' un genio della cinematografia, un'icona, un simbolo.
lui e' un uomo che ti dispiace che prima o poi sara' dimenticato. forse.

ieri sera ho scovato questo spezzone degli MTV Movie Awards 2007 che e' davvero una chicca.
signori e signore, Cameron Diaz e Mike Meyers. enjoy.

sabato 25 agosto 2007

cento, cento, cento...

dopo essere miracolosamente sopravvissuto a quello che pareva essere la nascita di Alien, ieri sera, mi son fatto una meritata quanto simbolica dormita di sette ore.
ho fissato un appuntamento dal medico per dei generici esami del sangue, in questo modo evitero' che il dolore si sposti nell'area dei maroni, ad opera di mia madre.

mabbasta parlare dei miei (troppi, vista l'eta') acciacchi, e parliamo del blog.
perche' forse non lo sapete, ma questo e' il centesimo post. e' un po' come quando tuo figlio inizia a camminare, e tu guardi lui, guardi la tua ragazza, guardi la telecamera e sentenzi sagacemente: "son cose." (si vede anche li' che sei un blogger).

e' vero, volevo usare questo post per festeggiare il nuovo template. che volete che vi dica? ho calcolato male i tempi.
pero' ho lavorato parecchio sul font, che ora e' nella sua versione 1.0 ovvero pienamente utilizzabile: andranno corrette solo alcune spaziature tra le lettere. primoppoi.

se ve lo volete scaricarvelo per provarvelo, cliccate QUI.

mercoledì 22 agosto 2007

hurricane

mi sembrava un'evento particolare questa specie di uragano abbatuttosi sulla metropoli, come fosse scatenato da forze paranormali e decisamente demoniache.
inizialmente ho avuto il timore che si stesse per aprire la bocca dell'inferno esattamente in portineria, ma alla fine il vero motivo si e' palesato, in tuatta la sua peggiorita'.

infatti ieri e' arrivato un piccolo squadrone di rappresentanza della parte terrona dei miei parenti.
che poi e' l'unica parte.
quindi se non dovessi postare, se non dovessi commentare, se non dovessi sopravvivere, sappiate perche'.

lunedì 20 agosto 2007

be free with your tempo

ho scoperto che il blog segna l'orario dei miei post non al momento della pubblicazione, ma al momento dell'apertura della finestra "nuovo post".
finestra che e' praticamente sempre aperta, sul mio desktop.
quindi ci sono post scritti contemporaneamente, post pubblicati alle 21.00 quando in realta' sono stati scritti tra le due e le tre del giorno dopo, post di gennaio che compaiono ad agosto. no, forse questi ultimi no.
quindi non considerate attendibile il mio blog cazzaro (e chi l'ha mai fatto?).

certe kose vanno dette

ed ekkoci qui a skrivere sgrammatikalmente xke' guarda 1po' gg e' il gg italian-mondiale dell'italiano sano. ^^
la kosa nn e' andata mlt in porto... :( :( xo' nn fa nnt... :D
qst vlt il post nn ha 1 argomento specifiko... xo' magari l'anno prox... cioe'...

quindi skrivo sl ke mi sn akkorto ke il corso di kalligrafia e' ttt rosa... cm se fosse sl x girls... o finokki...
e xcio' nn so, bn se lo terro', sl, nascosto o se propio, lo dipingero', di, qlk kolore, tipo blu verde rosso grigio nero: o non lo so.

bella V.V.U.K.D.B. ;-*

sabato 18 agosto 2007

shock


...
...
...
ma lo sapevate che il cantante e' uomo?
io ho sempre pensato fosse una ragazza.
anzi, pensavo pure che sotto tutto quel trucco poteva essere anche carina.

vado a lavarmi gli occhi col sapone. ajax.
e comunque lui non sta' bene, sia chiaro.

venerdì 17 agosto 2007

(...)

cose che piacciono (...).
cose che servono (...).
cose che cioe' (...).

a volte tre puntini dicono piu' di mille parole (...), e per questo vi e' stato dedicato un post (...) ed un banner (...).
a loro, i soli (...), gli unici (...), puntini tra parentesi.

puntini a cazzo.


(...)
son cose.

come sempre, se lo volete nel vostro blog, eccovi il codice:
<#a href="http://kan-net.blogspot.com/2007/08/blog-post.html"><#img height="72" alt="puntini a cazzo." src="http://img116.imageshack.us/img116/6486/puntinitraparentesisd2.gif" width="142" border="0" /><#/a>

ovviamente c'e' da togliergli i cancelletti, ma che ve lo dico a fare?

mini spot#3

e' dura passare la notte in bianco, senza nulla da fare, e con il cinismo che spinge per uscire.



no, non ho nessun rispetto per i morti.
non ce l'ho per i vivi, figuriamoci per loro...

giovedì 16 agosto 2007

sono una canna di fucile

La Tetanospasmina agisce a livello delle sinapsi bloccando l'acetilcolina determinando lo spasmo muscolare. Di conseguenza comincia la contrazione dei muscoli molto dolorosa, nella maggior parte dei casi inizia dai muscoli mastricarori e ciò fa si che il paziente assuma la cosiddetta posizione a Trisma. Poi seguono altri muscoli del capo che danno luogo al Riso Sardonico (aspetto tipo iena). Dopo il capo (azione tetano discendente) prende tutti gli altri muscoli degli arti e si arriva alla posizione "canna di fucile" (tutto rannicchiato). La morte insorge per asfissia da spasmo dei muscoli respiratori. La letalità di questa malattia è elevata, circa 80%, i colpiti maggiori sono anziani o bambini, prechè non vaccinati.
[fonte: Wikipedia]

oggi mi son staccato un pezzo di dito con un chiodo arrugginito, ficcato e camuffato nell'angolo della parete dal precedente inquilino (se mi senti, sappilo: io ti vengo a prendere a casa, e ti faccio tanto, tanto male).
comunque, dopo i dovuti scogiuri, io un richiamino lo farei, che l'ultimo risale tipo a dieci anni fa', forse quindici.

chiamatemi iena.
(e comunque 'ste cose non vanno dette ad un ipocondriaco come me, cazzo.)

martedì 14 agosto 2007

rivelazioni #3

sono maniaco dell'igiene delle mani.
insomma, devo avere sempre le mani asettiche, ecco.

basti pensare che la mattina non tocco nulla finche' non me le sono lavate.
basti pensare che me le lavo prima e dopo qualsiasi azione, come cucinare, usare il PC o il cellulare, mangiarmi le unghie...
ecco, basti pensare che me le lavo quando esco dalla doccia. e anche mentre sono dentro.

ah, e tutto cio' che tocco frequentemente, come la tastiera, il mouse, il telefonino, il telecomando, le maniglie, gli interruttori... tutto questo viene pulito con l'alcool settimanalmente.
quando mi ricordo.

latte senza latte

devo far causa alla Centrale del Latte.
perche' non puoi farmi il latte scremato verdeacqua, quello intero azzurro, e quello parzialmente scremato rosso.

cioe', lo scremato fallo giallo, fucsia, nero, mettici pure un lampeggiante, una sirena, qualche segnale di pericolo catarifrangente che ti abbaglia quando apri il frigo, cazzo, fai qualcosa!
non puoi lasciarlo cosi' simile a quello intero, che poi a mezzanotte, rincoglionito dal sonno e con la fretta di non perdermi nessuna battuta di scrubs, mi faccio un tazzone di acqua calda e nesquik.

domenica 12 agosto 2007

KAN-WANNA-SLEEP

sono cinque notti che non chiudo occhio.
ho perso il sonno, e spero che non sia nell'armadietto, senno' col cazzo che lo ritrovo.
passo tutto il giorno a spaccarmi la schiena, maledetti lavori in casa, e la sera mangio l'impossibile; tutto cio' dovrebbe conciliare almeno un po'.

e invece, in cinque giorni, l'unica fase R.E.M. che ho passato e' stata stamattina alle tre, con "Bad Day" sparato a palla nelle cuffie dell'iPod, mentre giocavo intrippatissimo al cellulare, sul quale mi sono prontamente scaricato NintenDogs, Worms, Tetris e PuzzleBubble.
ah, anche i Lemmings, che pero' ancora non ho provato, non so nemmeno se funzionano.

siccome che la valeriana la prendo come aperitivo, e il prozac come integratore, non so proprio a che santo votarmi per poter dormire.
a meno che...
che farmaco si usa per indurre il coma? ai cavalli, intendo.

sabato 11 agosto 2007

forza, giorgio, e' il momento

un lurker e' uno che lurka.
uno che lurka, e' uno che legge il mio blog, ma non si scomoda a lasciare un commento, perche' questo accrescerebbe la mia autostima, comincerei ad avere una vita normale, e smetterei di scrivere le mie cagate.
almeno secondo il lurker.
paure infondate, a mio avviso: la mia vita non sara' mai normale.

beh, non e' ancora il delurking day, mancano ancora parecchi mesi, quindi state tranquilli, e rimanete nell'ombra, come orribili fantasmi. o pipistrelli? come orribili fantasmi di pipistrelli.
e' ormai risaputo, comunque, che Giorgio Armani mi lurka, ed e' rimasto molto colpito dal mio abbigliamento nella foto (l'unica).
chiedo pero' a tutti coloro che capiteranno su questo blog, e che leggeranno queste righe, di dare un'occhiata QUI.
e' un simpatico giuoco, mascherato da iniziativa sociale, per ravvivare i nostri blog nel caldo e micidiale mese d'agosto, quando son tutti al mare (probabilmente a mostrar le chiappe chiare).

mi raccomando, partecipate numerosissimi, che fa' bene qui, e fa' bene qui.
come il the' infre', solo meno sciacquatello.

giovedì 9 agosto 2007

il mistero della tavola

questa e' per tutti quelli che apprezzavano il mio stile pseudo "hard-boiled", che da un po' di tempo non uso piu'.

mi scansai appena in tempo.
la pila di libri e cianfrusaglie che ciamavo scrivania si srotolava fragorosamente al suolo mettendo in fuga il gatto, mentre io non potevo far altro che assistere impotente.
passai la serata a scavare tra i rottami, esibendomi in una macabra cernita dei ricordi da salvare, e quelli da cestinare.

all'improvviso, lo vidi.
era il libro di chimica-fisica del corrente anno scolastico, un anno disonorevolmente scandaloso, consclusosi nel peggiore dei modi. quanti ricordi mi tornavano in mente...
mi avvicinai; era ancora incartato nel cellophane. e dire che pensavo di averlo usato, almeno una volta.
le mie mani cominciarono a scartarlo freneticamente, mentre nella mia mente si addensava un dubbio, un terribile dubbio, che divenne certezza quando qualcosa si divincolo' dalle pagine e cadde.

dalla scrivania, una tavola periodica mi fissava insistente, mentre io, ancora frastornato, cominciavo a realizzare.
a saperlo prima, non avrei mai passato l'intero anno scolastico a sparare i pesi atomici alla cazzo.

ho un bianco bagno bianco

vi ricordate del mio bagno, vero?
si parla degli inizi del blog, di quel 31 gennaio 2007, quando comincio' a piovere sulla tazza.
colpa della vecchia del piano di sopra, dicono.
alla fine le feci una proposta che non pote' rifiutare, lei chiamo' l'idraulico e la situazione si risolse.
fu solo qualche settimana dopo che il soffitto divento' nero, si ricopri' di muschi e licheni, e l'intonaco cadde a pezzi.
'na cosa inguardabbile.
e cosi' da dieci giorni mi spacco la schiena, a smantellare muri, stuccare muri, fissare muri, dipingere muri, fine.

beh, e' che in pratica ho finito.
cioe', si', tutto qua.
ho finito il bagno.

ringrazio i miei per avermi pagato la vernice, visto che non e' il mio bagno, e semmai sono io che vi sto' facendo risparmiare sull'operaio. cazzo.
ringrazio i miei animali per non avermi intralciato piu' di tanto, e per essersi bevuti solo la vernice necessaria a star male, e avermene lasciata abbastanza per finire il lavoro.
ringrazio me medesimo per essere cosi' bello, bravo, simpatico, hiphop.
ringrazio la mia scala per avermi sostenuto nei momenti piu' difficili.
ringrazio l'aria perche' asciuga, l'acqua perche' bagna, il cane perche' bau, il gatto perche' miao, e' tardi quindi ciao.

mercoledì 8 agosto 2007

grafomania & egocentrismo

spinto dalla mia morbosa ed inarrestabile grafomania, mi son comprato il primo volume di un corso di calligrafia, promosso, sponsorizzato, si, insomma, venduto, dalla Hachette.

cosi' l'header me lo faccio io con la calligrafia mia e come voglio io.
io.

martedì 7 agosto 2007

l'arte della pippa

fate l'amore con il sapone.
e' il motto di un blog rivolto a coloro che, grazie alla loro simpatia ed allegrezza, mantenuta stoicamente anche davanti a catene montuose di sfiga, si circondano di gnocca, ma finiscono sempre per andare in bianco, e tornano, con la coda tra le gambe, dalla cara, vecchia (stanca) Federica (la mano amica, N.d.A.).

ed e' un po' come un matrimonio.
dopo qualche tempo la passione finisce, e anche Federica comincia ad avere "mal di testa", e anche loro cominciano a stancarsi della solita routine, e cominciano i tradimenti con Evarista (la mano sinistra, N.d.A.), ma anche quelli diventano presto insoddisfacenti, and so on.

e cosa sarei io se non aiutassi un povero pipparolo con problemi di coppia?
sarei un mostro, ecco cosa sarei.
per questo motivo vi segnalo questo sito, che in effetti e' anche abbastanza interessante, se lo si prende seriamente, che contiene varie nozioni di tipo sessuale, tra cui tecniche astruse di "self-satisfaction". una sorta di kamasutra del segaiolo.
e ve lo propongo nella sezione "fai da te" femminile perche', vi parra' strano, ma l'ho trovato (non chiedetemi come) non per me, ma per una mia amica, che aveva dubbi decisamente dubbi (ma che arguto giuoco di parole).

buon lavoro.

io parlo tamarrese

- "mi mandi a male"= mi fai impazzire.
varianti: "mi mandi a mario", "mi mandi al mare".
- "come se la scanna!"= come va' veloce!
varianti: "come se la tarella", "come se la pattina".
- "quanto te la meni?!"= quante arie ti dai?! - quanti problemi ti fai?!
varianti: "quanto te la tiri?!", "quanto te la spruzzi?!".
- "sei un gallo"= sei un grande.
- "sei il peggiore"= sei il migliore.
- "sei un pagliaccio"= sei un pirla.
- "sdruso"= sorso.
- "stizza" o "sizza"= sigaretta.
- "smoffo"= tiro (di sigaretta/canna).
- "capata"= morso/pezzo (di cibo solido).
- "sifone"= canna.
- "ripigliati" o "riacchiappati"= riprenditi.
- "pregio!"= wow!
- "precioiz" o "preciso"= perfetto.

... cazzo, e' dura essere ggiovane.

X-Men

visto che friggermi ogni giorno, con ogni oggetto/sostanza/concetto astratto non e' abbastanza, oggi sono riuscito a prendere la scossa da una levigatrice. spenta. e staccata dalla corrente.
questo supera addirittura la volta che la presi dalle cuffie dell'iPod, direttamente nei miei bei padiglioni auricolari. vi assicuro che e' spiacevolissimo.
ora mi manca solo un'ultima barriera: prendere mille volts da un ananas, poi ho concluso.

chiamatemi Magneto.

domenica 5 agosto 2007

rivelazioni #2

e' giunto il momento di un'altra rivelazione: oggi si parla della "funna" o "funda".
non siate maliziosi, non e' cio' che pensate voi, anche perche' di quella ne parlo ampiamente ogni giorno.

la funna e' da tradurre come "l'ultima parte", "la parte in fondo", ed e' precisamente l'ultimo sorso di una bibbita.
io ho problemi con la funna.
ok, se bevo solo io non c'e' problema, mi finisco la mia bella lattina di coca e via. anzi, lecco pure i bordi, perche' sono drogato di coca-cola.

il problema e' se beve anche qualcun'altro dalla mia lattina: non mi fa' schifo, anzi, io mi passo pure le gomme da masticare con le mie amiche (solo donne, ma e' un'altra storia), ma quando la lattina viene "contaminata", la funna inizia a perseguitarmi.
penso che nell'ultimo goccio rimanga tutto lo schifo, non so quale schifo, uno schifo generale, e finisco per buttare la lattina con un dito di bibita.

e' piu' forte di me.
lo faccio anche col cibo solido.
lascio sempre una forchettata di pasta, un morso di panino, un pezzo di pizza...
e se chiedo a qualcuno "mi dai un goccio di coca?" e lui mi risponde "te ne lascio un goccio alla fine", mi incazzo pure. gli urlo "per chi mi hai preso? secondo te mi bevo la tua funna?", e me ne vado offeso.

anche qui mi rincuora solo la consapevolezza di non essere l'unico.
infatti il discorso e' valido anche per l'altro pirla, quello che litiga con l'ascensore, colui che d'ora in poi chiamero': il mio spin-off.

28 baileys later

mi ero posto una scadenza per oggi.
in realta' due: mettere la mia foto allucinata, e finire il bagno.
il bagno non e' finito, quindi perche' mai mettere la mia foto allucinata?
perche' di si', perche' l'ho promesso a una gentile pulzella.
...
naaa, solo perche' non ho nulla da fare.
e poi voi sarete pure maghi di photoshoppe, ma io c'ho messo venti minuti a ritoccarla, per darle questo effetto strano, semi-colorato, che in realta' ho creato li' per li', un po' ad cazzum, come dicevano i latini.

quindi adesso godetevela e commentatela.
ADESSO.

venerdì 3 agosto 2007

flashback #2

cosi', uno dopo l'altro, stasera e' una cosa assurda.

alle elementari una mia amica cinese, Nora, si mordicchiava sempre la nocca del dito medio, tanto che le era venuto un callo grosso come una moneta da 2€.
un giorno e' arrivata all'osso, e tutti la guardavamo dicendo "oooh", "uuuh", "mensola" (ma chi e' stato il pirla?), mentre lei, compiaciuta, ci mostrava la sua menomazione, succhiandosi via il sangue di tanto in tanto, fino a che le maestre sono arrivate e hanno disperso la folla.

l'ho incontrata di nuovo scendendo dall'autobus, due anni fa', mentre dava falsi dati ai controllori per evitare la multa.
le ho detto "ciao Martina" (per stare al gioco), lei mi ha sorriso e mi ha detto "ciao KAN".
le porte si sono chiuse e questo e' il mio ultimo ricordo di Nora "Martina" Cognome.

flashback

cosi', dal nulla, e' arrivato il flash di una canzoncina che cantavano le ragazzette della mia scuola.
eccovela:

mi chiamo Enzo Lorenzo,
sciugabebisciuga,
luglio e agosto e poi poi poi.
donaci le pesche,
le banane fresche,
e noi faremo: splash!
faremo si, faremo no,
faremo don don baby,
don don legorigori,
sissi', baby, sissi', de messico.
sciubisciubicoccola, sciubisciubiua,
sciubisciubicoccola, sciubisciubiua,
alan baby, alan yushi!
alan baby, alan yushi!
stecca stecca, lecca lecca,
marameo, la scimmietta!
[e' il primo giono di scuola, KAN entra in classe e tutti ridono: e' nudo. si sveglia, e le ragazzette smettono di cantare]

mi chiedo se e' davvero mai esistita tale canzone, o se e' solo un parto della mia mente.
questa la archiviamo nella cartella "traumi infantili".

giovedì 2 agosto 2007

kfånghteher

la mia (la mia) e' una generazione X,
la mia (la mia) e' una generazione X,
la mia (la mia) e' una generazione X,
la mia (la mia) e' una generazione X,
la mia (la mia) e' una generazione X...

si, ecco, magari non c'e' bisogno di ripeterlo fino alla nausea come Mondo Marcio, pero' il punto e' quello: la sua e' una generazione X.
la mia, invece, e' decisamente una generazione ïHKS.
perche' diciamocelo, assumere un poveraccio sottopagato che traduca i nomi (o almeno la pronuncia) della mobilia varia, farebbe sicuramente fallire IKEA.

la mia e' la generazione di quelli che passano la loro intera vita tra scaffali, lampade, e soluzioni per arredare una camera da letto la cui metratura e' perlomeno il doppio del loro appartamento.
e' la generazione che, alla vista di un idromassaggio grande quanto il Rhode Island, perde la cognizione della realta' e la segna sul taccuino, perche' sicuramente ci sta' in bagno, e se non ci sta' e' solo per una questione di millimetri, colpa del calorifero, o dello zoccoletto, ma tanto lo zoccoletto e' removibile, no?
e' la generazione che a IKEA ci va' anche per mangiare, per passeggiare, per chiacchierare, per limonare, per sedersi sulla sedia pensile di vimini e kevlar che non avra' mai, e leggere un libro.

e lentamente cominica ad apprezzare questo luogo, comincia ad amarlo, e vederlo come la sua casa ideale, con mille stanze, mille bagni, mille cucine, mille metri di carta, mille matitine, mille giovani che vanno e vengono, e gia' si immagina le feste, le serate romantiche a mangiare polpette ai mirtilli e idealizzati hot dog a soli 0,70€.

poi e' normale che uno ci si affezioni, e decida di non volersene mai separare.
cosi' oggi, durante l'ennesima visita, stavolta per comprare uno scaffale, che poi e' diventato un tris di spugne da doccia e due paia di pantofole, ho deciso che voglio lavorare da IKEA. voglio vivere da IKEA. voglio aprire un IKEA.

ah, monica, oggi ho visto lo struzzo che volevi prenderti... per un momento ho pensato di comprartelo, ma poi mi sono chiesto come avrei fatto a dartelo. e soprattutto come avrei fatto a pagarlo. quindi nulla, sara' per la prossima.