sabato 31 marzo 2007

SMS #2

conversazione avvenuta via SMS tra me ed un'amica che, da quando s'e' fatta il ragazzo sei mesi fa, ha deciso di non calcolarmi piu'. fino ad oggi.

amica: "We ciao KAN..Senti ma vuoi avete fatto la verifica sul contratto?!..Rx..Kiss.. "
KAN: "l'hanno fatta oggi, ma io ero assente."
amica: "Ah ho capito..Mi faresti un favorone?..Senti qlk tuo compa e gli kiedi le domande?!?=)please..Baci"
KAN: "no."

come al solito le parole sono fedelmente riprodotte, maiuscole, abbreviazioni ed errori grammaticali compresi.
colgo l'occasione per sottolineare che io non uso ne' le maiuscole ne' le abbreviazioni.
e nemmeno gli errori.

giovedì 29 marzo 2007

allarme virus

ho notato che, in questo periodo, molti bloggers hanno il raffreddore, me compreso.
ho notato, inoltre, che la maggior parte delle mie conoscenze che non possiedono un blog sono sane come pesci.
a questo punto la fonte del contagio non puo' essere che una ed una soltanto: internet.

fottuto Norton.

mercoledì 28 marzo 2007

ironia della sorte

si manifesta.
si manifesta contro la criminalita', contro la mafia, contro l'omerta'.
si manifesta per i valori veri, per l'aria pulita, per la metropoli sicura.
mille mila tra uomini, donne, bambini, anziani, banane e fagiani in piazza, con fiaccole e candele in mano, per dire finalmente NO alla citta' come trappola, e SI alla citta' come casa, capanna, famiglia confortante e sicura.

il mattino dopo.
nella stessa piazza, nella stessa strada percorsa dal popolo "che le cose non le manda a dire" non v'e' traccia di cio' che e' avvenuto solo poche ore prima, se non una lunga coda d'auto. piu' lunga del solito, a dire il vero.
il motivo dell'anomalo ingorgo si puo' trovare pochi metri piu' avanti, dove una decina di ignari motociclisti sono indegnamente capitombolati sul duro asfalto, reso sdrucciolevole dalla stessa cera che, da nemmeno un giorno, affermava la volonta' di sicurezza.

mi chiedo, Dio, se ti senti simpatico.
perche' non lo sei.

amen, fratello.

- "credete in Dio fratelli?" - "siii!"
- "credete nel Signore Nostro?" -
"siii!"
- "allora datemi un amen!" - "amen!" "amen, fratello!"
- "sapete fratelli, una volta fui pecorella smarrita." - "nooo..."
- "si, fratelli, un tempo avevo la mandibola slogata e dolorante." - "buuu!"
- "ma poi venne Lui." - "chi???"
- "venne il Signore!" - "siii!" "alleluja!"
- "e non aveva sembianze d'uomo." - "no???"
- "e non aveva sembianze di re." - "com'era???" "diccelo, fratello!"
- "mi si presento' sotto forma di starnuto!" - "come?!"
- "si, fratelli, un umile starnuto, che mi sistemo' la mandibola!" - "allelluja al Signore!"
- "e allora datemi un amen!" - "amen!"
- "datemi un alleluja!" - "alleluja!"
- "cantiamo!" - "oh happy day, oh happy day... when Jesus washed, washed my sins away..."

lunedì 26 marzo 2007

sindrome di Peter Pan

in questi giorni, sara' per il carico eccessivo di stress, o per un'inconscia tendenza all'involuzione in un tanto istintivo quanto masochistico tentativo di emulare l'attuale uomo medio, sto regredendo allo stadio di infante. ma solo parzialmente.
mi spiego meglio: sono ultimamente attratto ed incuriosito da tutto gio' che luccica, tutto cio' che si muove suggestivamente, tutto cio' che vive, tutto cio' che ha forme femminili, tutto cio' che... insomma, avete capito.
anche la cosa piu' banale, come un piccione appollaiato, immobile, puo' catturare la mia attenzione e intrattenermi per ore.

la cosa va e viene, ma quando sono in questa fase, che chiamo MPC ("mamma-pappa-cacca"), la cosa piu' dannosa che esista per la mia vulnerabile psiche e' la TV. soprattutto se sintonizzata su MTV.
ed e' per questo che oggi vi presento due video, che negli ultimi giorni sono per me un'ossessione. non saprei, giuro, cantarne le canzoni. sono le sole immagini ad attrarmi ipnoticamente.

venerdì 23 marzo 2007

i came, i saw, i conquered.

giorno di gran festa! felicitazioni!
dopo piu' di un mese di allenamento, e diverse prove spiritual-mortal-sataniche superate, sono finalmente riuscito a padroneggiare e domare il mio ormai non piu' nuovo rasoio Fus.
e non solo.
ho anche addomesticato la distruttrice Deathbringer, la fatidica sesta lama.
quindi ora posso arrivare anche in quei punti che un normale rasoio non puo' raggiungere.
da non confondere coi punti che un normale rasoio non dovrebbe mai raggiungere.

e il tutto senza sgozzarmi. fantastico.
[standing ovation, standing ovation per me]

mercoledì 21 marzo 2007

Foscolo vs. Tena Lady

schiusi leggermente gli occhi.
vedevo appannato, ma si capiva che anche la mia compagna di banco sonnecchiava.
poi, come una radio rotta, torno' ad intermittenza l'audio.
mi stavo svegliando. a quanto pare stava per suonare la campanella.

prof: "... si, cinzia... ne esistono di due tipi... interno ed esterno..."
cinzia: "ma quello interno e' piu' comodo..."

ancora nell'estasi del dormiveglia sorrisi alla mia compagna di banco, anch'ella ilare.
nelle nostre menti aleggiava la medesima curiosita'.
era una nostra impressione o la prof. di lettere parlava veramente di assorbenti in classe?
ci stiracchiammo e preparammo lo zaino ridendo.

martedì 20 marzo 2007

matrimoni segreti

camera da letto.
si parla di una nostra amica.

sorella: "gia' vedo l'agnese sposata con prole..."
KAN: "Prole? chi e' Prole? lo conosco?"
sorella: "..."
KAN: "aaah, 'prole'. hehe, gia'. prole."

no, seriamente, uccidetemi.
ora.

domenica 18 marzo 2007

attrazione fatale

mi accarezzai i capelli lucidi legandoli stretti in una lunga coda di cavallo.
un'ultima occhiata allo specchio ed entrai.
"hai visto, donna? mi son fatto la coda.", dissi.
"stai bene, KAN.", rispose lei. lo si capiva che era invaghita di me.
"vero?" - la falsa modestia trasudava da ogni poro, mi sentivo un vero duro con quei capelli.
lo sguardo ammiccante di chi ne sa sempre una piu' di chiunque altro e l'atteggiamento da gangster mi conferivano un fascino a cui nessuna donna avrebbe mai potuto resistere.
capii che anch'io ero decisamente attratto da me. dovevo guardarmi ancora allo specchio.
mi voltai, ma nella cornice non c'era il mio solito viso. tra i neri capelli neri, e i lucidi muscoli lucidi, c'era la dura faccia dura di Steven Segal.
"aaah!", urlai.

mi svegliai di scatto, l'orologio segnava le sei punto quarantasette.
"ma che cazzo." bisbigliai, poi mi alzai e iniziai la giornata.

martedì 13 marzo 2007

cazzeggio #1

KAN: "ma quanto ci sei stato, al cesso? hai partorito una cosa viva?"
amico 1: "oh, dovevo cagare..."
KAN: "no, dai, che quel bagno e' la casa della prof... ora gliel'hai intasata!"
[risate, risate, risate, pausa, risate]
amico2: [imitando la prof al telefono] "pronto? polizia? c'e' un barbone di colore molto alto che occupa il mio appartamento..."
[risate, risate, risate irrefrenabili]

"battuta del barbone" by Fabio, all rights reserved.

"i dolori del giovane KAN"

interno, sala d'attesa del medico. entra il KAN, si siede.
sulla sua destra una coppia di mummie, o anziani, per essere "politically correct", di fronte a lui un signore di mezz'eta' dall'aria smorta e una bellissima trentenne dall'aria eroticamente carica, che lo fissa insistentemente.
il silenzio e' interrotto periodicamente da un poco convinto "avanti il prossimo" proveniente dallo studio del laureato impiegato statale.
quando la bellissima trentenne se ne va, lancia al KAN un ultimo sguardo. il giovane si augura di rivederla, magari in circostanze piu' intime. "avanti il prossimo".

KAN: "salve, dottore, volev..."
dottore: "un momento" [alza la cornetta] "si, le dico che deve fare un'altra colonscopia, se ha gia avuto un polipo potrebbe ripresentarsi..." [attacca]
KAN: [trettenendo le risate] "dicevo, da sei mesi ho la mascella che non funziona e..."
dottore: "vai dall'otorino"
KAN: "ah. ok. e avrei anche uno sfogo qui sulla spalla, che..."
dottore: "vai dal dermatologo"
KAN: [sguardo alla "ma che cazzo son venuto a perdere un'ora qua?"]
dottore: [accorgendosi dello sguardo] "... ehm... forse... boh... dovresti mettere su un po' di peso?"
KAN: [apprezzando lo sforzo] "ok"

domenica 11 marzo 2007

ma noi non ci saremo

ok.
gia' lo odiavo, ma ora ha davvero toccato il fondo.
parlo di un progrmma, in onda su ALL MUSIC, che e' in pratica un documentario sull inesorabile declino della nostra societa'.
se avete un ripensamento mentre siete in procinto di buttarvi dal tetto, se in quel momento pensate che ci sia ancora qualcosa per cui vivere, non guardate "TheClub", oppure ogni briciolo di fede in un dio non dico buono e giusto, ma perlomeno non sadico, svanira'.
l'altro giorno:
voce mistica: "per te, e' piu' importante l'amore, o l'amicizia?"
ragazzo sciatto: "si."

...
...
...

uccidetemi e finiamola qui.

comunicazione di servizio

scusate l'assenza.
no, non sono morto, e non vi sto parlando dall'aldila', anche se penso sarebbe un'esperienza interessante e formativa.
ho semplicemente avuto dei problemi in questi giorni, molti dei quali mentali.
ma state tranquilli, li ho superati quasi tutti.

coccode'.

martedì 6 marzo 2007

chi non lavora non fa l'amore (se non col sapone)

le dita lasciano nere macchie di grasso al loro fugace passaggio sui tasti.
il mero sapone non puo' cancellare i segni di due ore di sangue e sudore.
il resipro e' ancora affannoso, la schiena ancora dolorante, i tagli sanguinanti.
lo sguardo si allontana vacuo dalla tastiera. nella mente si accavallano ricordi di cacciaviti, avvitatori, pinze, manici di scopa... poi tutti questi attrezzi cominciano a vorticare sempre piu' veloci, fino a fondersi in un'unica, terribile visione. una portafinestra.
la stessa portafinestra che un paio d'ore prima si era irreversibilmente chiusa, e che avevo faticosamente smontato pezzo pezzo, per arrivare al piccolo perno montato all'esterno.
un brivido attraversa le pesanti membra, scuotendo la carne e la mente. lo sguardo ritorna prima alla tastiera, poi allo schermo pieno di parole.

che cazzo ci faccio davanti al PC?
mi guardo intorno. il Mago Forest spara cazzate su italia uno. mi strappa un sorriso, parlando di figa e dei capezzoli della Canalis, che, constato con piacere, sono in tiro.
la casa e' silenziosa, ma nelle orecchie ho ancora in suono straziante dell'avvitatore mentre spana la vecchia rugginosa vite, costringendomi a svitarla con una pinza.
chissene.
ho solo voglia di clikkare "PUBBLICA", lavarmi i denti e buttarmi sul letto.

domenica 4 marzo 2007

SMS (Stronzo Ma Simpatico)

tanto tempo fa', durante una giornata uggiosa, un tizio brevetto' una grande invenzione: il cellulare.
poi, purtroppo, lo diedero in mano alle donne e...

amica: "ciao, cm va? xke' nn t fai + sentire? 1 d qst gg devi venire cn noi a fare un giro."
KAN: "..."
amica: "xke' nn risp?"
KAN: "perche' sono solo un parto della tua mente. presto ti accuseranno di alcune morti sospette. non crederci, ammazzali tutti."
amica: "uffi, xke' nn fai mai il serio? ma cm si fa ad avere 1 normale rapporto cn te? RISP!!!"
KAN: "manda un SMS con scritto RAPPORTO SI al 48425."
amica: "sei proprio 1 stronzo!"
KAN: "quando hai detto che usciamo?"
amica: "..."

giovedì 1 marzo 2007

viaggio ai confini della realta'

li', seduto sulla sua sedia di plastica, dietro ad un imbrattato e usurato banco beige, il KAN lo fissava da ormai mezz'ora.
un muffin al cioccolato.

la professoressa parlava fittamente. concentrata in una complessa lezione sul Romanticismo, scrutava la classe da dietro gli occhiali, in uno sguardo vigile e attento ad ogni mossa degli studenti.
un muffin al cioccolato: mangiarlo era impossibile.

il KAN lo fissava, e le sue gocce di cioccolato parevano occhi, il suo incarto una cuffietta, il viso era rotondo, nero: una pastorella di quelle che si vedono solo nei film western, ecco cosa sembrava.
un muffin al cioccolato, o forse una pastorella.

poi, all'improvviso, la pastorella ammicco' giocosa, invitando il KAN a perdersi nelle sue forme, ad inebriarsi del suo profumo, ad assaggiare la sua pelle.
il KAN dapprima rise, credendosi un folle visionario, ma la pastorella danzava provocante, ammaliante, e lui, esitante, decise di seguirla.
un muffin al cioccolato, la porta per un mondo incantato.

il KAN raggiunse la pastorella e l'accarezzo'. poi la strinse a se, e si accinse a baciarla. il suo cuore pulsava veloce, la pastorella fremeva.
ma quando le loro labbra si trovarono, la pastorella svani' nel nulla.
il KAN rimase un istante stordito, poi, come acqua ghiacciata, la relata' gli si rovescio' addosso: la testa era appoggiata al freddo banco, la ragazza accanto a lui rideva a squarciagola, la professoressa tossicchiava irritata.
lo sguardo del KAN indugio' nel luogo dove per la prima volta aveva visto l'amata pastorella, cercando di ritrovare il perduto sogno, ma trovo' solo la fredda realta'.
un muffin al cioccolato e nulla piu'.