mercoledì 26 dicembre 2007

'na-tale noia...

ieri mi sono arrivati qualcosa come centomilamila messaggi di auguri da parte di amici e parenti.
cazzo, li conosco da una vita e ancora non hanno capito che il mio compleanno e' a luglio.
(...)

beh, che dire?
la vigilia e' stata uno strazio. intendo piu' del solito.
mia nonna e' decisamente deceduta, quindi non vedo il motivo per cui deve continuare a dir cazzate di una cattiveria improbabile. sara' del gas residuo che fuoriesce.
mio zio retrocede ogni anno ad uno stadio inferiore, prevedo che entro il 2015 non dira' altro che "gugu - gaaaaah - mbu'". ed e' un bene, eh.
i suoi figli hanno non so quanti anni, sono i soliti cugini cagacazzo che tiro in ballo sul blog, e ancora non hanno capito che il cenone non e' occasione di divertimento, ma solo di inutili chiacchiere e rotture di balle a palate, percio' mi hanno trascinato di qua e di la' strappandomi la felpa (grrr...) e ricoprendomi di liquidi appiccicosi non meglio identificabili, al grido di "dai, vieni a giocare!".

il pranzo di natale e' andato un po' meglio, a casa di mio fratello.
certo, c'era purtroppo anche la sua gravida ragazza, che ha fumato e bevuto quel tanto che basta per assicurarsi che il bambino (ah, giusto, e' un maschietto) nasca monco o cose simili, e certo, c'era anche il fratello della ragazza di mio fratello con la ragazza (dieci punti a chi capisce), e poi certo, sono tutti un branco di pezzi di merda che eliminerei volentieri, se questo non desse dispiacere a mamma'...
insomma, in mezzo a tutte queste certezze sorge il dubbio che mio fratello sia un povero pirla. almeno il cibo era buono.

ma parliamo dei regali. prima dei vostri. no, l'ho detto prima io. dai, poi ve li dico! ok, comincio io, ma solo perche' e' pasqua.
ho ricevuto soldi da parte di nonna: almeno i regali li fa' azzeccati.
soldi da parte dei miei, con la clausola che servano solo a pagare le guide (ah, l'11 ho l'esame teorico).
e dal resto del mondo il cofanetto di Scrubs, dalla prima alla quinta serie. e questo e' un signor regalo. mi faro' fuori la prima serie domani in un trip da otto ore e piglialo. piu' i contenuti speciali.

per il resto tutto bene: mi ritrovo con quei trecento euro in meno (e meno male che non volevo spendere tanto per i regali) che mi fanno sentire piu' leggero, e presto ne usciranno per il mio regalo a me stesso.
cheavetecapitocosechenonsonemmenselovogliodavveromaormaimisonointestarditoperchesonounbambinoechecazzo.

venerdì 21 dicembre 2007

notizie fini a se' stesse

vanno cosi', a periodi.
c'e' stato il periodo in cui tutti mi chiedevano se ero psicologicamente e psichiatricamente a posto, quello in cui gente che non conoscevo e continuo a non conoscere mi fermava per strada per dirmi che sono stato adottato, quello in cui tutti mi dicevano che avrei dovuto fare l'artistico, e poi c'e' questo periodo.

e' il periodo in cui ogni persona che io incontri, senta, o di cui percepisca la presenza, e' decisa con ogni fibra del suo corpo a trovarmi una ragazza.
cioe', per farlo annullano appuntamenti, riunioni di lavoro, voli, sedute di dialisi... li vedi girare tra le ragazze, ingialliti dall'ittero, dicendo: "ehi, il mio... coff, coff... il mio amico ti vuole conoscere..." finche' non stramazzano al suolo stecchiti.

e niente. cosi'.
mi chiedo solo perche' tutti mi vogliano vedere al fianco di una gentile donzella.
che poi non una qualunque, ma quella che hanno scelto loro, puntualmente molto piu' cozza, stupida, vuota delle tante che vorrebbero un pezzetto di me (che, in quanto tante, non sono poche. sono pure da dieci e lode. non capisco cosa ci tovino in me...).
...
io ve l'ho detto che era una notizia fine a se' stessa.

sabato 15 dicembre 2007

non mi resta che uccidere

epilogo del celeberrimo post "non mi resta che piangere".
riassunto delle puntate precedenti: dio svizzero.

inizio:
KAN si trova al PC, quando una mail lo avvisa che il suo PaccoCelere3 e' stato celerissimissimevolmente smarrito/furtato.
alla facc' ro' cazz'.
KAN trattiene un torrente di bestemmie cosi' forti da scheggiargli un incisivo nel tentativo di uscire dalla sua bocca. calma. un respiro profondo. calma. ho detto calma. oh, zio, stai calmo! ecco, cosi'...
KAN telefona al call center, al quale una candida donna, che spero le venga la candida, cosi' piu' candida di lei c'e' solo "il Candido" di Voltaire (eh?).
dicevo, una candida donna risponde candidamente "sei su candid camera" (stasera mi vengono cosi' di botto, un po' come la cacarella quella pesante).
eccomunque la candida donna dice che "e' normale", e che "ultimamente ne rubano parecchi di pacchi". beata lei che pensa sia normale, io li condannerei tutti a morte per asfissia.

la storia si conclude con il KAN che e' in ballo con il venditore (che, c'e' da dirlo, promette onestamente un risarcimento totale in settimana), e con il postino buttato sul divano mentre gioca con una PlayStation 3 che non ha pagato.

bravo stronzo.

pazziando

nuova rubrica in cui sragiono.

ho pensato che i televisori sono costruiti con un chip che gli impedisce di spegnersi da soli quando va' in onda la Defilippi.
devono averlo, non posso credere che, avendone la possibilita', non si spengano.
quindi vengono fisicamente interdetti dal compiere tale azione, tramite, appunto, questo blocco hardware fortemente voluto da Mediaset.

...
...
...

[KAN prende un cacciavite e smonta la TV...]

martedì 11 dicembre 2007

chiuso per meme

la cara e paziente pinka mi ha passato un altro meme. tra l'altro gratis. mica fuffa.
e quindi stasera vado ad illustrarvi i motivi per i quali chiuderei il blog, o almeno parte di essi.
tra l'altro non vorrei dire, ma 'sto meme porta una sfiga ayurvedica (evviva gli aggettivi a cazzo).
ma cominciamo:

chiuderei il mio blog per soldi.
chiuderei il mio blog per una donna.
chiuderei il mio blog per mancanza di idee.
chiuderei il mio blog per noia.
chiuderei il mio blog per evitargli un lento e doloroso declino.
chiuderei il mio blog per mancanza di voglia.
chiuderei il mio blog per decesso precoce.
chiuderei il mio blog per non prendere botte.
chiuderei il mio blog perche' me lo dice la TV.
chiuderei il mio blog per non farci entrare i ladri.
chiuderei il mio blog per non farlo versare in cartella.
chiuderei il mio blog per ferie.
chiuderei il mio blog sbattendolo perche' mi sono offeso.
chiuderei il mio blog per sbaglio.
chiuderei il mio blog perche' "fa' corrente".
chiuderei il mio blog per...

... no, ma veramente ve la state bevendo?
credete che sia cosi' facile togliersi dalle palle uno come me? uno che posterebbe anche durante il proprio funerale lamentandosi del tempo?

la verita' e' che non chiuderei mai il mio blog, a meno che...

non mi resta che piangere

scusate davvero se sono poco presente, ma le PosteItaliane mi hanno smarrito un pacco da quattrocento euro e, sapete com'e', dio svizzero.

non ho molta voglia di scrivere, o mangiare, o vivere.
dai, cazzo, quattrocento euro. ottocentomila delle vecchie lire. ma soprattutto quattrocento degli attuali euro, che con le lire ci faccio un bigolo.
io mica li cago, i soldi. e se anche li cagassi quattrocento euro sono comunque due dolorose ore piegato sul cesso.
fortuna che era assicurato, adesso vediamo cosa si riesce a fare. sempre che il mittente si dimostri collaborativo, visto che comunque lui i soldi li ha presi.

la cosa che mi fa' imbizzarrire e' che, quando chiedo informazioni sul mio pacco (in fondo ci spero ancora), mi viene risposto: "pacco? quale pacco? noi non trattiamo pacchi. noi trattiamo... ehm... cavalli a dondolo.".
no, seriamente, come si fa' ad alzarsi ogni mattina sapendo di dover dire al cliente: "il suo pacco non ci risulta, non esiste".
cazzo vuol dire che non esiste? mi stai dando del pazzo visionario? pensi che io mi diverta a chiamare le Poste e aspettare in linea venti minuti solo per sparar cazzate? sei davvero una stronza, questo vi risulta? eh? che sei davvero una stronza?
ma non ti fai schifo?

eccheccazzo.

venerdì 7 dicembre 2007

Dr. Fretz

ha ricominciato a dolermi la mascella.
ho anche ricominciato ad usare termini strani, tipo "dolermi", appunto.
in ogni caso non andro' dal medico, tanto so gia' quello che mi direbbe. e' quello che mi dice ogni volta, per ogni patologia.
e' tipo Dr. House, solo che mentre Gregory (si, abbiamo intimita') e' uno stronzo con dietro un bagaglio medico pressoche' illimitato, tale Dr. Fretz (lo abbrevieremo cosi') e' solamente stronzo e svogliato.
esempio: un giorno ti svegli con la gamba necrotica, e l'infezione si sta' rapidamente espandendo agli organi vitali.
Dr. House non ti guarda nemmeno, ti sfotte tramite SMS, ma alla fine ti salva la vita e la gamba.

Dr. Fretz no.
no, lui non ti guarda, non ti ascolta, non sente nemmeno l'odore di marciume che viene dal tuo arto in decomposizione. entri nel suo studio piagnucolando istericamente (ti e' concesso, vista la situazione), ma lui non lo sa.
perche' non gli interessa se c'e' gente o meno nel suo studio, lui ripete, ogni quindici secondi, la stessa prescrizione: "allora, abbiamo tre possibilita': frequenti iniezioni di morfina, induzione del coma od abbondante masturbazione. in tutti e tre i casi non fara' piu' caso al dolore. ma visto che lei non e' grave, le prescrivo la terza.".
se, per caso, i tuoi piagnucolii riescono ad aggirare il muro di indifferenza che lo avvolge e a raggiungerlo, aggiunge: "su, avanti, non faccia storie, tanto non mi convince. si masturbi, e vedra' che presto sara' tutto finito.".

quindi o mi tengo la mascella che minaccia di trasformarmi nel gemello del tizio che urla nel quadro di Munch, oppure mi affitto un porno e vedo come va'.
io ho sempre odiato l'Urlo di Munch.

what we men want #3

e' periodo pre-natalizio.
i bimbi compilano lettere per Babbo Natale, i genitori si vendono i reni per comprare la Valle del Destino dei Gormiti ai figli trentacinquenni, i negozianti si rotolano nell'oro, le Poste Italiane non riescono a sputar fuori il dannato tracking di un PaccoCelere 3, i postini spacchettano i vari PaccoCelere 3 per trovare dei bei regali ad amici e parenti, le donne addocchiano ammiccanti diamanti in vetrina che "amooore... perche' non mi prendi quello per natale? costa solo duemilasettecentoquarantanovennovantanove euro...", gli uomini sbavano e cantano, cantano e sbavano.

cantano Jingle Bells Rock, canzone che li ha sempre nauseati, fingendo di adorarla nel testo e nella melodia, cosi' magistralmente prodotta.
e lo fanno solo per avere una buona scusa per girare la testa al televisore, cosi' rapidamente da spezzarsi quasi il collo, quando passa la pubblicita' di Golden Point.
qualcosa tipo:

Lei: "amore?! cheffai?! guardi lebbionde?!"
Lui: "no, scusa amore, ho sentito Jingle Bell Rock... sai quanto amo quella can... can... cahhh... dehehihoho..."
Lei: "amooo'?!"
Lui: "... eh?! ti giuro, non stavo guardando! stavo... stavo... ambaccabanane."

c'e' da riconoscere, piccola nota personale, che "tanta roba", come si dice dalle mie parti.
evviva il Natale.

c'ho impegni

ho letto su un blog che io ho un blog.
a dire il vero l'ho letto su questo blog.
e in effetti e' questo il mio blog.

no, lo dico perche' ultimamente immagino non sia cosi' chiaro.