mercoledì 29 luglio 2009

FFWD

vabbene che tutto, pero' non ho la voglia di star dietro alle scenate visionarie di mio padre, soprattutto quelle del tipo: "fa caldo --> e' colpa tua --> sei un povero coglione", che poi finiscono a fottìo.
quindi oggi si blogga.

facciamo tipo FFWD, fast forward: ci eravamo lasciati il nove, che era... mi pare un giovedi'.
da giovedi' nove ho:
- passato un giorno al mare, a varazze, sdraiato sopra l'ombrellone di un bagnante perche' gia' alle nove e mezza c'era solo quel posto. mi sono pure scottato, per la prima volta nella mia vita: esperienza interessante, ma mi e' venuta via l'abbronzatura...
- scoperto che non sono poi il grande giocatore di bowling che ero un tempo, ma che i miei amici sono ancora piu' seghe di me, tanto che il mio ottanta e piglialo, il punteggio piu' alto tra i nostri, era circa la meta' dei punteggi piu' bassi degli altri avventori. alla fine della prima partita la piucca ha deciso che avremmo dovuto darci ad altri sport, cosi' siamo andati a giocare al Pirata Pop-Pop, decisamente piu' alla nostra portata.
- sguazzato negli escrementi del nuovo gattino.
- ah, giusto, trovato un nuovo gattino.
- osservato la piucca fare la valigia per andar via una settimana, affascinato dal processo che porta una donna da volerci infilare tutto l'armadio, a selezionare quei sei, settecento capi di abbigliamento che basterebbero comunque per stabilirsi qualche mese in un posto. ho anche avuto l'onore di aiutarla, tipo: "che costume mi porto? ballerine rosse o verdi?" "mmm... rosse." "ok, tutte e due.".
- pescato per la prima volta, anche se ho visto piu' zanzare che carpe... ma tutto sommato e' stato divertente.
- schivato l'agguato di una commessa dell'ipercoop che mentre passavo e' saltata fuori da sotto un tavolino in evidente stato di shock, chiedendomi compulsivamente"cosa ti serve? cosa ti serve?".
- passato diverse ore in bici. tante. troppe. le mie natiche disapprovano.
- visto "una notte da leoni", perfetto per chi vuole farsi due risate, e "la rivolta delle ex", perfetto per chi va al cinema ma non tocca a lui decidere.
- iniziato finalmente a cercare di imparare a suonare la chitarra da autodidatta. so fare un pezzetto di "wake me up when september ends", e con un pezzetto intendo l'intro acustico (beh, gran parte di esso) e l'assolo. punto. ma imparero'.

eccetera eccetera.
tra l'altro la cosa bella di raccontare queste cose sul blog e' che mentre le scrivi ti sembra quasi che a qualcuno interessino.
forte, eh?

venerdì 17 luglio 2009

la medicina! la medicina!

che cosa... che cosa cazzo ci facciamo qui in mezzo al deserto? qualcuno chiami la polizia! ci serve aiuto! ci serve aiuto! ci serve aiuto! ci serve aiuto!

l'avete capita la citazione? paura e delirio a las vegas: un film che se ve lo siete perso allora fatevi schifo, e mentre vi fate schifo comunque procuratevelo e guardatevelo.
comunque stasera si parla di TV.
anzi peggio, si parla di TG.
che ormai si sono tutti (anche quelli che avremmo sperato non lo diventassero) talmente assuefatti alla logica demagoga della frase ad effetto, o della parolina magica, che ne abusano senza nemmeno accorgersene.

tipo giallo. qualsiasi delitto adesso e' chiamato giallo. e giallo e' un colore, cazzo.
ma ok, giallo puo' essere anche un caso irrisolto. glielo concedo.
pero'.
titolo: "giallo negli USA: uccide i vicini davanti agli occhi dei figli.".
e gia' qui... ma poi.
servizio: "irrompe nella casa dei vicini e li uccide davanti agli occhi dei figli: incastrato dalle riprese delle telecamere del circuito chiuso. [...]".
infine la foto di famiglia: mamma, papa', e dieci figli. non due. non otto. dieci.

ricapitoliamo: questo entra in casa, ripreso dalle telecamere, poi ammazza due persone davanti a dieci testimoni dieci, ed esce sempre ripreso dalle telecamere.
ma che cazzo di giallo e'? mi vuoi dire che ci sono dei dubbi sull'assassino? pensi ancora ad un tragico incidente? ma fammi il favore...
a meno che... a meno che l'assassino non fosse asiatico. tipo cinese.
ma allora avrebbero sbagliato la punteggiatura: avrebbe dovuto essere "giallo negli USA uccide i vicini davanti agli occhi dei figli.", senza i due punti.
e comunque sarebbe una frase razzista, eh.

giovedì 9 luglio 2009

diploma, compleanno, e cos'altro?

chi era quell'uomo su una bicicletta da bambini?
erano appena usciti i cartelloni (recitavano "esito positivo"), e quell'uomo aveva affittato la bicicletta di un bimbo in cambio della promessa di una partita a calcio.
cosa ci faceva li' la presidentessa di commissione? perche' era tornata in quella scuola?
quell'uomo sfrecciava sulla biciclettina, noncurante del fatto che era gia' caduto piu' volte, e disegnava ampi cerchi attorno a quella terribile donna, facendo "bruuum... bruuum...".

sono uscito con sessantuno. che e' uno in piu' di quanto mi aspettassi, percio'.
la piucca, so che non vi importa, e' uscita con sessantadue: sono molto orgoglioso di lei.
la sera c'erano una serie di ottimi motivi per uscire: la notte bianca, il diploma, e il mio ventesimo compleanno. tuttavia qualcuno non si e' visto, e mi dispiace per lui.
la serata e' iniziata con una foto con autoscatto: dopo il flash ci samo accorti che ervamo in posa in mezzo a una cacata di cane colossale (e la piucca aveva i sandali).
poi, per caso, abbiamo incontrato gente che a stento ci si ricordava gli uni degli altri, tanto che abbiamo passato una buona mezz'ora a giocare a "ti ricordi il mio nome? inizia per...", sorseggiando chi il suo cocktail, chi la sua birra, chi il suo chinotto (...).
da notare che uno dei nostri ha cercato di fare a botte tutta la serata (si diverte con poco) senza riuscirci, mentre io ho cercato di farmi i cazzi miei e divertirmi e son finito chissaccome in mezzo al fottìo. a suo modo e' stato comunque divertente.

ieri si era un po' tutti davvero felici.
ventiquattro ore di allegria che nemmeno Pollon.

giovedì 2 luglio 2009

NPDE: bloopers

ecco, come in ogni cronistoria dai toni pallosamente piatti e depressi che si rispetti, alla fine devono arrivare i bloopers.
che poi, per come li intendo io, sono le scene tagliate, gli errori, e tutte quelle cose buffe che trovate negli extra di alcuni DVD.
immagino siano anche delle caramelle, o dei cereali, o una squadra di qualche sport... d'altronde San Marco e' senz'altro anche il nome di una pizzeria, la gondola costa, la gondola e' solo un bel giro di giostra. quindi.

insomma, ecco una compilation degli errori commessi durante questi esami dal sottoscritto (che ci crediate o meno):
1) farsi ritirare il dizionario encicloepdico il primo minuto del primo giorno.
2) girarsi verso la piucca nella seconda prova e dire "la presidentessa ha una scopa cosi' su per il culo che si vede il manico quando parla", per accorgersi poi di avere detta donna-scopa alle spalle, che ti osserva con aria furente, e ti intima uno stizzito "voltati!".
3) pensarla come nel film (IL film), e studiare tutta storia tranne l'argomento che avevo spiegato io alla classe, perche' "tanto quella fa' la stronza e non me lo chiede...", salvo poi trovarsi a balbettare una fantasiosa versione della rivoluzione bolscevica.
4) presentarsi agli orali dei compagni e prendere per il culo la prof di lettere davanti a un pubblico divertito, finche' un tuo amico non ti interrompe dicendoti "comunque ti presento Tizio, e' suo figlio".
5) presentarsi al proprio orale un po' poco in forma, e scrivere l'orario di inizio al posto di quello di uscita e viceversa.
6) correggere la terza prova di matematica, e alla frase della prof "... e questa era la risposta esatta", risponderle "eh, e io che ho scritto?" (peggio, avendo ragione), tirandosi dietro un pippotto di un'ora a causa di un passo falso dettato da quella tua incapacita' di tenere la bocca chiusa.

mercoledì 1 luglio 2009

notte prima degli esami #4

che poi e' la vera notte prima degli esami: quella prima degli orali.
dopo una giornata all'insegna del ripasso svogliato e dell'attenta visione di MTV (c'era lo speciale su Michael Jackson), mi accingevo a continuare a studiare svogliatamente e visionare attentamente MTV.

come al solito si e' presentata, dopo una cena tipo inesistente, la solita ansia.
stufo di lamentarmi (non credevo ci si potesse stufare di lamentarsi) ho finto di non notarla e ho deciso che la notte prima degli esami, se non come nel film, andava passata almeno a cazzeggio.
cosi' niente, roba tranquilla, un paio di birre, un paio di sambuche, un paio di sangrie, cinque euro di fumo... tutta roba che non ho nemmeno sfiorato, perche' volevo menarmela dicendo "no, stasera no: domani ho gli orali.".

in ogni caso finalmente un po' di svago, e un buon motivo per aver dormito poco, sicuramente piu' divertente di fissare il soffitto.
il mattino ho visto gli orali dei miei compagni: la piucca se l'e' cavata bene, anche se era un po' tesa.
avrei voluto spaccare la faccia alla presidentessa della commissione per come l'ha trattata: e' gia' la seconda volta che cazzia pesantemente qualcuno per futili motivi.
quando e' arrivato il mio turno, le simpatiche megere hanno optato per una pausa pranzo.
dalle teoriche undici son finito alla cattedra solo alle due.

solo un po' di nausea prima di sedermi, poi le ho guardate in faccia e ho pensato che in quella stanza, l'unico a sapere tutte le materie ero io: loro sapevano solo la propria.
cosi' sono partito disinvolto con una tesina che mi e' valsa i complimenti dalla presidentessa (quella stronzetta), poi inglese (con la bocca un po' impastata), diritto, italiano... una bella caduta in storia, ma e' stata tutta colpa mia, poi impianti, analisi, e infine matematica (correzione della terza prova, tutto ok).
la prof di italiano mi ha chiamato per la correzione del tema, ma era intonso. ha aperto il foglio protocollo e l'ha richiuso. per lei era troppo breve, per questo mi ha dato solo undici.
in realta' erano tre colonne e mezza, ovvero perfettamente all'interno delle "dalle tre alle cinque" della consegna.
mi piace pensare che la prof adori cosi' tanto i miei temi da rimanere ogni volta amareggiata dal fatto che, prima o poi, debbano finire.
ma e' solo un mio delirio di onnipotenza.

ho salutato tutte, con particolare attenzione la prof di inglese (che quest'anno ho fatto lo stronzo con lei ma non se lo meritava), e quella di matematica (che continua a sembrarmi la Colombari, e mi son perso nei suoi occhi per tutto l'esame). poi ho ringraziato la prof di italiano, che comunque io la odio ma ci voglio troppo bene. odi et amo.
infine mi sono esibito nel mio "arrivederci" (quello che suona tantissimo come un "puppamelo, stronza!"), rivolto alla prof di analisi.

appena uscito, conscio di aver fatto almeno venti (che mi e' anche stato anche un po' confermato da uno dei miei insider), mi sono buttato sul prato. una rana saltellava accanto alla mia testa, e allora mi son chiesto se sono io ad attrarre rettili e anfibi, o se magari leggono il mio blog e cercano i loro quindici minuti di gloria.
mi girava ancora la testa, ma stavolta non c'entrava la mia ansia.

e' che ci vuole un attimo ad abituarsi alla liberta'.

P.S.
grazie a tutti quanti per il supporto morale.
in particolare ad ognuno di voi, con una menzione speciale a ciascuno (...).