sabato 29 settembre 2007

scoperte...

... che mi hanno sbalordito (negli ultimi giorni).

- gli auricolari, se lasciati penzolare uno vicino all'altro, si respingono od attraggono. questo per via del magnete che contengono. e' ovvio. cio' non toglie che, conunque, al momento della scoperta, io sia rimasto affascinato come un bimbo che scopre gli usi secondari del proprio pene (non sono mai stato bravo con le similitudini).

- la smemo promette elastici che non ci sono. ma non e' colpa loro. e' colpa della gentaglia che se li fotte in negozio, per poter dire di averne due, e usarli per legarsi i pantaloni (...). beh, io non ci sto': mandero' una mail alla smemo per chiedere se gentilmente provvederanno a due elastici per me e mia sorella, vittime delle prepotenze altrui. altrimenti mi trovero' costretto a piombare sul primo ragazzetto possessore dell'agenda cult, e percuoterlo fino a che non mi cede il suo. poi pensero' a quello di mia sorella...
la smemo e' molto importante per me. la conservo tutti gli anni. probblemi?

- il colore batte il full. cazzo, me lo potevate dire prima di fare la figura di merda, oggi.

KANfucio dice:

sono stato consigliato di scrivere le mie frasi celebbri, sono stato.

perche', diaciamocelo, dare il diritto di parola a uno che ha passato l'odierno pomeriggio a cantare "we are the champions" separando, ad una ad una, le graffette della graffettatrice seduto da solo davanti al PC, checche' ne dica la costituzione, e' una cazzata.
vabbe', sono frasi che mi escono cosi'. perche' il pensiero c'e', e' l'espressione di tale sotto forma di onda sonora che manca di grammaticita' (... eh?).
andiamo al sodo: e' comparsa (cioe' devo ancora metterla) una nuova sezione nella sidebar: si chiama "KANfucio dice", e raccoglie le mie massime.

venerdì 28 settembre 2007

rivelazioni #4

quando il KAN era solo un infante, e tutto il mondo gli appariva interessante e sconosciuto, venne a sapere dell'esistenza di una certa cosa, chiamata gravita'. l'aveva scoperta un certo Niuton, dopo una botta in testa.

presto si documento', e scopri' che tale gravita' non era altro che una forza che attraeva ogni cosa verso il pavimento, il prato, la strada, il mare (no, il fondo del mare). insomma, ogni cosa verso il giu'.
certo, lui gia' pero' lo sapeva che le cose andavano verso giu', tranne gli uccelli e gli aereoplani, ma per stare su dovevano volare, e se smettevano cadevano. la cosa gli pareva piuttosto ovvia.
si aggiro' tra coetanei e non, a chiedere se conoscessero Niuton. a chi rispondeva di no, il pargolo KAN faceva domande tipo "secondo te se io lascio la penna va su o giu'? secondo te se io lancio quest'arancia dal balcone arriva fino al prato di sotto? secondo te...".
queste domande sarebbero servite a stabilire se, la gravita', era per tutti una cosa ovvia come appariva ai suoi occhi, o se solo geni del calibro suo e di Niuton la notassero.

fu cosi' che capi', per la prima volta, di non essere un genio del calibro di Niuton.
ma questo non spiegava il fatto che, tutte quelle persone che c'erano prima, non si fossero accorte della gravita'. insomma, gli sara' mai caduto qualcosa, no?
ecco come, il KAN, raggiunse la consapevolezza che, prima di Niuton, non esistesse la gravita', e che non cadeva mai niente. poi, finalmente, cadde la famosa mela, e allora tutti, che avevano scoperto che le cose potevano cadere, iniziarono a farle cadere.

fine.

martedì 25 settembre 2007

il Grillo Parlante

sono quei dubbi che ti rodono dentro, ma tu non lo dai a vedere.
tipo Flavia Vento quando passa le giornate sul suo blog a cercare di capire quali commenti sono veri e quali solo prese per il culo, per decidere se scrivere qualcosa di intelligente, chiudere il blog, o continuare a dire puttanate, e alla fine opta per le puttanate soltanto per fingere che sia tutto normale, e mascherare il fatto che e' in realta' affannata da mille pensieri.
cazzo se maschera bene.

io, comune mortale, mi spremo, invece, da giorni, le meningi senza venirne a capo (ma quanti incisi ci sono in 'sta frase?).
il mio dubbio e' il seguente:
avendo come fine il bene del mio blog e l'accrescimento della mia popolarita' nella blogsfera, la domanda che devo pormi e' per quale motivo continuano a menargliela a Grillo, o per quale motivo Grillo continua a menarcela a noi?

e' dannatamente difficile scegliere...

lunedì 24 settembre 2007

ora il cerchio e' completo

la Megera: "il compito di recupero per il debito e' martedi'."
studenti: "martedi' questo?"
la Megera: "no, quello dopo."
studenti: "quindi settimana prossima..."
la Megera: "no. non martedi' l'altro, ma l'altro martedi'. capito?"
studenti: "..."
KAN: "profe, ci dica il numero e basta."

... che' si sa che io e la Megera ci parliamo terra terra.
e' odio e amore.
ma soprattutto odio.

comunque oggi mi ha interrogato in italiano. mi ha chiesto robba di terza, sapendo che la mia terza risale a due anni fa', e roba che ancora non avevamo fatto, sapendo che la quarta, io, la ripetevo (grazie a lei).
ma me l'aspettavo, ed ho studiato gli autori praticamente fino al duemilaotto, andando a spulciare i libricini low-cost di scrittorini emergenti, e scommettendo su chi sarebbe diventato il prossimo Dante, o Petrarca, o Walter Disney (ehi, topolino c'ha stile...).

alla fine non ha potuto che stirarsi in viso un sorriso amaro che lasciava intravedere, in fondo alla gola, la punta del manico di scopa che ero orgogliosamente riuscito a piantarle chissaddove, ed elargire un altrettanto stirato e misero sei e mezzo, che pero' ha per me il dolce sapore di un dieci e lode con tanto di prostrazione ai miei piedi.
ahhh... vecchia Megera... stavolta non riuscirai a piegarmi.

sabato 22 settembre 2007

boh, bubu'

oggi credo di aver incontrato Caterina Guzzanti.
dico "credo" perche':

a) non l'ho fermata tirandomi i capelli e strillando.
c) eravamo all'ipercoop "La Torre", a milano periferia. non credo frequenti.
d) boh. bubu'.

lo so. manca la bi'. e' che c'e' cazzimma nell'aria, come dicono i colleghi Napoletani. sempre che io abbia capito cosa intendono con "cazzimma". diciamo tipo svogliatezza, no? correggetemi se sbaglio, cosi' posso dirvi personalmente, uno ad uno, di farvi i cazzi vostri.

quindi Cateri' (posso chiamarti Cateri'?), se mai leggerai queste righe, sappi che amo te, tua sorella Sabi' (posso chiamarla Sabi'?), e fortissimamente tuo fratello Corra' (posso chiamarlo Gianfilippo? e' che "Corra'" non mi piace...).
e ti prego, devo sapere se, stasera, all'ipercoop "La Torre", eri tu. mandami una mail, chesso', videochiamami, incidimi la risposta nella carne, fai come meglio ti trovi. ma fallo, te ne piego. frego. sbrego. prego.

gia', prego.

rivelazioni (meme "three more" special)

si sa che non so fare le cose.
cioe', non so nemmeno dove mi trovo, figurarsi fare un meme che abbia una minima parvenza di meme. meme.
eccovi le altre tre cose che non sapete di me (le prime cinque le trovate qualche post piu' sotto).

- fino all'eta' di undici anni non mi muovevo di casa se non avevo un pelouches, uno dei molti, con me. mettevo la tuta ascellare con sotto la camicia, portavo i capelli a leccata di mucca ed avevo paura delle api. con l'inizio delle medie la mia vita e' cambiata: sono diventato stiloso, amico di tutti, insomma, il gran pezzo d'uomo che sono ora. la mia ragazza dell'epoca mi mollo' per il mio migliore amico: un ragazzetto dai capelli a leccata di mucca, coi pantaloni ascellari, timido e bianchiccio.

- sono convinto che le donne "brutte" siano delle eccezioni. ci possono essere ragazze piu' o meno belle, ma cesse cesse davvero poche. ognuna ha il suo fascino.
la conseguenza diretta e' che, il mio primo criterio per sapere se provarci o meno, e' il fisico. in particolare il culo. quindi una puo' avere gli occhi piu' belli del mondo, puo' essere la donna perfetta, ma 'ndo vai se il culetto a mandolino nun cell'hai?
lo so. sono un mostro. capita.

- non piango mai, tranne quando mi incazzo.
cioe', potete uccidermi il gatto, e niente. certo, poi vi ammazzo, ma non piango.
se invece comincio a litigare con parenti o amici, e arriva la voglia di farli a pezzi assieme alla consapevolezza di non poterlo fare perche', ovviamente, sono parenti ed amici, piango.
chiariamo, non strepiti e singhiozzi. mi scendono le lacrime e basta. sara' per questa castrazione del mio istinto omicida, che invece lasco fluire con gli sconosciuti (no, dai, non sono manesco. e' capitato, ma raramente).

venerdì 21 settembre 2007

dal regista de "L'Ammazzatore"

tempo fa' vi feci notare che Paris ha fatto ventitre' giorni di carcere. ventitre'. come il film ventitre'. due-tre. numero jolly, ventitre'.
bene, non vorrei allarmarvi, ma sapete quani minuti passo in doccia la mattina, ogni mattina, ogni singola mattina?
ventitre'.

zan-zan-zaaan.

rivelazioni (meme "five-in-one" special)

mi innamoro, per un periodo piu' o meno lungo, di ogni mia amica. ogni.
di solito dura un mese, una settimana... ma a volte anche anni. ad esempio fantastico ancora su mia amica di infanzia che, per quanto ne so, potrebbe essere morta. o peggio, cozza.

una volta ho spaccato il vetro di una fermata del bus perche' "ma secondo te funziona davvero il martelletto che c'e' nell'autobus? tac... no. tac... no. tac... no. crash! ... ... ... cazzo, scappa!". ho ancora i sensi di colpa.

canto sotto la doccia. nulla di strano, se non fosse che canto solo musica che odio. in playlist ci sono i "My Chemical Romance" (chi sono?), "Venditti" (odiato perche' mi perseguita ancora) e i "Negramaro" (c'e' da spiegarlo?). pero' c'e' da dire che canto discretamente.

uso molto la bici, soprattutto sulla strada, ma continuo a non saper salire il gradino del marciapiede. e non so impennare. ne' saltare. pero' so andare senza mani.

vicino alle mie medie c'e' una vasca piena d'acqua grande come un campo da basket, e profonda un mezzo metro scarso. non so a cosa serva. so che in inverno ghiaccia in superficie.
una mattina provai a camminarci sopra davanti a tutta la scuola. in due mi seguirono.
per un po' funziono', e cominciammo a pattinare. ma poi il ghiaccio si ruppe e io ci finii dentro. entrai in classe grondante, e feci le mie sei ore di scuola. tornai a casa tremando, e ci rimasi per una settimana in preda a febbri allucinate.

meme, tete, e tutta 'a rrazza to'

la signora-signorin-regazzin-fanciullet-infant-embrion-vuoisalir-tipassapprenderalleott-scommettiamocheccista'?... cazzo che involuzione flash. da far girare la testa.
si diceva: la signorina pinkaholic mi ha passato un meme.

tutti quelli che hanno detto "che schifo!", sono solo un branco di nioranti. beceri e nioranti.
un meme non e' una malattia venerea. o si? vabbe', andro' a fare degli esami.
un meme e'... e'... e'... un meme e'... la cosa che, piu' ce n'e', meglio cambiare. cioe', "meglio e'". ho fatto casino.
e' un silenzio che puo' diventare musica, da cantare in coro io con te.
ecco, suppergiu' e' questo.

in pratica devo dire cinque, eddico cinque, cose di me che non sapete (essendo nioranti).
ma non ora. nel prossimo post.

- presto! al prossimo post!
- KAN, passiamo anche dalla batcaverna™?
- mmm... no.

martedì 18 settembre 2007

mettiamo i puntini sulle i

sorella: "metti caso che io rimanga accidentalmente incinta..."
KAN: "perche' dovresti rimanere incinta? siamo in italia, non in burundi. esistono gli anticoncezionali."
sorella: "si, ma metti caso che mi becco un preservativo bucato..."
KAN: "impossibile, perche' quando farai sesso, sara' con l'amore della tua vita, quindi userai la pillola."
sorella: "chi ti dice che lo faro' solo con l'amore della mia vita? magari avro' una sotria con uno e non funzionera', prima di trovare "l'amore della mia vita"."
KAN: "credimi, sara' con l'amore della tua vita."
sorella: "come fai a dirlo?"
KAN: "perche' dovrai amarlo parecchio per continuare a stare con lui anche dopo che lo avro' costretto per sempre su una sedia a rotelle."
[applausi e standing-ovations da parte dei miei genitori]

perche' dovete sapere che io son profondamente terrone (pinka, non mi sgridare...). e mia sorella dovra' rimanere pura e casta per sempre. CHIARO? bene. siete avvisati.

"mabbella zio!" in depth #2

benvenuti alla seconda puntata dello speciale di cui, in fondo, si potrebbe fare a meno.

perche' la ragazza di mio fratello e' "il mostro"?
la cosa non e' facile da spiegare, ma provero' a schematizzare.
lei e' una stronza. lui e' un pirla, che si annulla per le sue donne. loro si erano lasciati. lei non sapeva (stento a crederci) di essere incinta. lui attendeva il suo magico ritorno. lei ritorno', con una notizia shock. lui la accolse senza polemiche.
il bimbo e' di mio fratello, questo e' certo. lui e' ossessionato da lei. a lei serve un tetto ed uno stipendio. lui non ha ancora uno stipendio. lei attende pazientemente la sua preda. lei e' furba, e' vero, ma immatura. o meglio finge di esserlo.
lei dichiara che non smettera' coi suoi vizi. lui glielo permettera'. lei non lo ama. lui lo sa. lui spera che un giorno cambiera'. il KAN e' distrutto nel vedere il fratello in queste condizioni.
cio' non toglie che il bimbo sara' il nipote del KAN, nonche' il figlio di suo fratello. non potra' non amarlo. non potra' non voler bene a suo fratello. non potra' mai accettare il mostro.
la situazione e' complicata, intricata, e probabilmenta altre cose in -ata.

con questo si conclude questo breve speciale sulla nuova novita' nuova, nonche' la parentesi familiare che, insomma, non e' tutta qui', ed e' decisamente peggiore/piu' articolata.
insomma, piummeglio di biutiful.

"mabbella zio!" in depth

benvenuti amici e amiche nello speciale a puntate (per alleggerirvi la lettura): "il KAN diventera' zio, e la cosa lo turba".
ecco com'e' arrivata la notizia:

fratello: "ti dobbiamo dire una cosa..."
ragazza (d'ora in poi "il mostro"): "... sei pronto a diventare zio?"
KAN: "... hahaha... stai scherzando, vero?"
fratello: "no."
KAN: "non so. tu sei pronto a diventare padre."
[silenzio glaciale]
KAN: "... per carita', sono felicissimo per te. solo che hai un tempismo di merda. insomma, non sarebbe stato il caso di saldare i debiti, o magari trovare un lavoro, prima?"
fratello: "..."
KAN: "e comunque..."
[il mostro si accende una sigaretta]
KAN: "scusa, che fai?"
il mostro: "fumo..."
KAN: "ha-ha. no. sul serio, no."
il mostro: "perche'?"
KAN: "sei incinta. da adesso niente piu' sigarette, alcool, o secchiate di caffe'."
fratello: "ha ragione."
KAN: "cazzo, si che ho ragione."
il mostro: "vabbe', quando finisco il pacchetto..."
fratello: "ha ragione."
KAN: "cazzo, no che non ha ragione."
[ore di chiacchiere inutili]

nella prossima puntata:
perche' il mostro e' "il mostro", e perche' questo non cambia il fatto che porta in grembo il nipote del KAN.

mabbella zio!

sono di fretta, quindi il post serio lo scrivero' stasera.
per ora ve la butto li': il KAN diventera' zio.

incredibile, eh? cioe', una testa di minchia D.O.C. come me, che finalmente sara' chiamato zio da un vero nipote, e non da un amico tamarro.
sono di fretta, quindi il post serio lo scrivero' stasera.
e sono emozionato, quindi ripeto le cose.
adesso vi lascio, sono di fretta, quindi il post ser... gia' detto.

lunedì 17 settembre 2007

s-ragionamenti

e' semplice.
una domanda, tre risposte, una esatta. devi dire A, B o C.

Amadeus:
"sulla cattedrale di blabla c'e' una statua raffigurante un angelo che rinfodera la spada, ad indicare:
A) la fine della guerra
B) la fine della peste
C) la fine dell'alluvione"

concorrente:
"beh, se l'angelo rinfodera la spada significa che con una mano tiene la spada... e con l'altra il fodero... quindi... non puo' indicare nulla!"

se vi dico che pure Amadeus stava per farsi saltare insieme a tutto lo studio perche' "che cazzo lotto a fare? tanto questo mondo gira cosi' e non c'e' speranza", dovete fidarvi che la cazzata sparata da colui che, graziaddio, non si portera' un centesimo a casa, e' rimbombata fino in Venezuela.
fortuna che li' non capiscono l'italiano.

per la cronaca la risposta esatta era la bbi', come affermato e sostenuto dal KAN, che non s'e' lasciato traviare dai familiari che dicevano ci', adducendo motivazioni peggiori di quelle del concorrente.

nevroticamente vostro

interno, camera, KAN si prepara per uscire con il cane, imprecando di tanto in tanto.

sorella: "ma che e' successo?"
KAN: "fatti i cazzi tuoi."
sorella: "se sei nervoso, stasera, non e' un problema mio..."
KAN: "non sono nervoso..."
sorella: "no?"
KAN: "no. non sono nervoso. [...] cane! piantala di guardarmi o ti uccido e ti strappo gli occhi!"
sorella: "..."
KAN: "ok, forse sono nervoso..."

venerdì 14 settembre 2007

plis don colmi nerd

un uomo annoiato.
un pile arancione.
una pashmina panna.
la potenza di photoshop.
una fissa per il manga sul quale testo i miei effetti, i miei stili e le mie tecniche: Naruto.
ecco gli ingredienti per una tale... una tale... un Natale.
quel 14 settembre, alle 23.10, quell'uomo vide la cosa che piu' si avvicina alla faccia del KAN, semplicemente cliccando QUI.
paura, eh?

adesso due precisazioni:
non sono un Naruto fan-boy, sono solo un povero mentecatto annoiato.
non sono nemmeno cosi' bello come in foto (di piu') (di meno) (di-viso) (di-o mio) (...).

martedì 11 settembre 2007

message in the bottle

ho aggiunto una chicca al blog: una tag-board.

che cos'e' una tag-board?
come funziona una tag-board?
ma soprattutto, che cos'e' un ettoplasma? e quanto pesa un ettoplasma? e che', i fantasmi vanno ar chilo? pesa piu' in chilo di piume o un litro di... piombo?
sapevatelo! su rieducational channel!
(vulvia for president).

se volete provarla fate.
se volete usarla fate.
se volete metterne una (o questa) sul vostro blog folletti (...).

MOMENTANEAMENTE DISABILITATA!!!
TUTTO OCCHEI. TUTTO MOLTO OCCHEI.

scul in ecscion

vi aspettavate un post sul mio primo giorno di carcere, eh?
invece no, ne faccio uno sul secondo, che e' stato molto piu' interessante.

inizio delle lezioni: ottettrenta.
KAN arriva a scuola alle otto e quaranta. non vedendo gente in giro, pensa che si cominci alle novettrenta. si da' del pirla per essere cosi' in anticipo e si sdraia su una panchina. non ci mette molto a scivolare nel dolce abbraccio di Morfeo.
[...]
si sveglia di scatto, cercando freneticamente il cellulare: sono le novettrenta precise.
arriva sgommando in classe, dove tutti sono gia' belli comodi da un'ora:

amica: "KAN! ma dov'eri finito?"
KAN: [intontito dal sonno ancora non svanito] "io... mi... mi sono addormenato..."
amica: [ride sguaiatamente]
prof: "ah, KAN, cominciamo bene..."
KAN: "... vado a giustificare..."

gli sfigati di nuovi compagni che si ritrova gli danno la sensazione di essere tornato alle elementari.
la prof di italiano, d'ora in poi la Megera, parte con il suo discorsetto ad effetto che impressiona i pivellini, ma non il vostro KAN, che ne approfitta per disegnare un soldato che spara con una sigaretta-bazooka. dimostrando, tra l'altro, la sua originalita'. la tela (...) sara' poi regalata alla sua piu' cara amica, d'ora in poi piuccaramica, che la pasticcera' insieme al "mio Spin-off". traditori.
finalmente intervallo, si ricongiunge con piuccaramica ed altri due o tre cazzoni dei suoi amici, che saran pure bella gente, ma che congeda in fretta "perche', insomma, se ci lasciaste cinque minuti da soli...!". non che ci fosse nulla da combinare o complottare. ma cazzo, la vede si e no cinque minuti al giorno... mollatelo!
le ore successive messaggia coi suoi ex-compagni, perche' si sa che un ragazzo con cinquanta euri nel cellulare DEVE messaggiare fino all'estremo. anche se non ha nulla da dire. i soldi finiscono sempre troppo presto, ma un'altra settimana reggeranno.
riporto uno dei messaggi:
"esci. ti aspetto fuori dall'aula per portarti in un luogo dove le mele aspettano solo di essere colte... all'esselunga.".

torna a casa in bici, stanco, e col problema di depositare la firma entro domani per poter giustificare.
adesso e' ricominciata. mica ieri.

domenica 9 settembre 2007

constatazioni non molto amichevoli

domani si ricomincia.
la sola idea di alzarmi alle sette meno dieci mi fa' accapponare le palle. pardon, la pelle.
la sola idea di prendere la bici e sgusciare nel traffico mi strugge (ma lo strutto e' il passato prossimo di struggere? quindi se mi struggo divento unticcio? e lo struzzo? e lo spruzzo?).
la sola idea di avere idee mi riempie di gioia (anche a fronte del discorso appena fatto).

la cucina e' ultimata, e adesso il mucchietto delle cose non piu' da fare e' visibile, sebbene solo al microscopio.
quello delle cose da fare e', al contrario, un mostro che attende solo di ingurgitarmi. spero che faccia almeno fatica a cagarmi.

stamane, davanti allo specchio, ho impugnato il rasoio elettrico e mi sono tagliato i capelli. un po' alla soldato Jane, solo con meno tette.
devo ancora riprendermi dallo shock, perche' prima, quando erano bagnati e lisci, arrivavano al mento. poi Samara mi ha querelato, e l'ho piantata li'.

sometimes i get so weird, i even freak myself out.
si', Avril. si chiama puberta'. adesso se questa canzoncina si togliesse gentilmente dalla mia testa, potrei pensare (...) a cose piu' serie (...).

giustificazzone

salve.
scusate l'assenza degli ultimi "tot" giorni, ero un attimo al bagno.
no, beh, forse non proprio, devo aver avuto quest'impressione perche' sono stato molto a contatto con gli stronzi (...).

... al prossimo post.

mercoledì 5 settembre 2007

format che "son cose"

scambio moto da pista con donna da strada.
questo e' cio' che mi balena in mente quando sento il titolo del format che vado a descrivere piussotto.

titolo: "cambio moglie". gia' qua cambierei canale. ma mi immolo per voi.
rules: "due famiglie si scambiano le mogli". strano che non lo diano in seconda serata.
trama della puntata da me visionata: "una famiglia vive all'insegna della piratitudine (non pirateria, piratitudine). vestono da pirati e hanno le pulci in casa. probabilmente cagano in un angolo, come gli animali allo zoo. una famiglia vive all'insegna della mania ossessivo-compulsiva. mettono in ordine cio' che buttano, catalogano i vestiti in ordine alfabetico nell'armadio, se il letto e' rifatto un po' storto lo bruciano e ne comprano un altro. forse l'ultima no. puniscono le parolacce mettendo il colpevole seduto in uno scatolone sul prato, alla pubblica umiliazione. ciononostante, premiano la falsita' e lo schernire chi e' meno perfetto di loro". non so chi e' peggio. vince di poco la seconda famiglia solo grazie alla bambina, che, oltre ad essere menosetta come poche, conclude il programma dicendo una frase da prenderla a calci fino ad ammazzarla...

parole sue:
"a me la signora piratessa mi faceva schifo, pero' ho fatto la ruffinana e cosi' l'ho fregata.".
adesso su, alzi la mano chi non vuole calciarla a morte. lo dico per lei.

manga il golore

(...)
perche' il KAN si interessa a tutto.
per un mese.
se va bene.
fattosta' che ho deciso di mettere a frutto la mia passione per il disegno abbinandoci anche un po' di capacta'. non che fossi incapace. quasi.
e' con questa premessa (tenetela a mente in quanto contesto) che vi propongo il mio primo lavoretto da mangaro. manghettaro. mangaio. mangaman. eh, mangaman ci sta' bene.

le solite scuse: era mezzanotte (adesso una e quarantatre'), quindi ero stanco, avevo il sole negli occhi (mai sentito parlare del sole di mezzanotte? 'gnuranti.), la matita era troppo dura, il pennarello troppo morbido, la sedia scomoda, il PC lento, la scrivania legnosa, l'aria rarefatta (non guardate me), e la dove c'era l'erba ora c'e', una citta'... nananana...
ok, la pianto.

perche' io mango.

martedì 4 settembre 2007

flashback #3

il primo gonzo che raggirai si chiamava Giovanni.
era il mio amico di archeologia di cui sotto, un tipo timido e bambacione, ed era anche appassionato di speleologia, in quanto le sue dita, come anche le sue biglie e le sue micromachines, erano sempre e comunque nel suo naso.

un giorno, scavando nel cortile della scuola, trovo' un vero reperto: una moneta da 50Lire del 1940.
lo convinsi a cedermela promettendogli la mia incondizionata "miglior-amicizia" per sempre.
inutile dire che il giorno dopo litigammo, la scuola fini' un mese e mezzo dopo, alle medie mi evito'. poi spari'.
lo incontrai cinque anni fa', avevo appena iniziato il liceo.
mi riconobbe ad un chilometro di distanza, io ci misi di piu'. si limito' a squadrarmi con astio, i denti stretti a trattenere il vaffanculo. per me era acqua passata.

mi piace pensare che l'ho aiutato a crescere, ma la verita' e' che e' stato lui a iniziarmi al comandamento "fotti il prossimo tuo come pure quello dopo".
e poi ci sono io oggi: un inguaribile figlio di puttana. grazie Giova.

old-school

ennesima rubrica che parla della mia vita scolastica alle elementari. e, dio-mio-fulminami, ce n'e' di roba da dire. oooh si'. here it comes:

da piccolo volevo fare l'archeologo.
beh, si, anche il guardiacaccia e l'astronauta, ma soprattutto l'archeologo.

alle elementari, mentre gli altri bimbi giuocavano a pallone, io e un mio amico scavavamo fossati che nemmeno a Omaha Beach, in cerca di resti antichi e minerali.
soprattutto minerali. perche' ogni sasso era un minerale. dentro.
prendevamo dei blocchi di granito 15x10x15, qualcosa come un chiletto e mezzo l'uno, che all'epoca erano pesantissimi, li staccavamo dal terreno, perche' erano la pavimentazione del cortile, e ne poggiavamo uno a terra come base.
poi, il pirla di turno, poggiava una pietra sul blocco, e la teneva mentre un secondo caricava il colpo e ci schiantava sopra l'altro blocco. l'abilita' stava nel togliere la mano in tempo.
ah, quante dita mi ruppi... due.
ma ne ruppi di piu' agli altri.

vi chiederete perche' qualcuno dovesse tenere un sasso inanimato, quindi impossibilitato a muoversi. perche' la volta che il sasso si mosse, una scheggia vagante si conficco' nella gamba del mio amico. ma soprattutto per il brivido e l'adrenalina.

ringrazio il bidello per aver mantenuto la calma anche difronte alle trincee che scavammo e al selciato che, ormai, non selcia piu'.

sabato 1 settembre 2007

perche' e' peggio di cosi' che va

il fratello.
quello che e' morto e' il fratello di quello ricco.
e io che gia' avevo preparato un post "saluti e baci", e acquistato un volo in prima classe per Rio.
'sto stronzo.

(...)