martedì 4 settembre 2007

flashback #3

il primo gonzo che raggirai si chiamava Giovanni.
era il mio amico di archeologia di cui sotto, un tipo timido e bambacione, ed era anche appassionato di speleologia, in quanto le sue dita, come anche le sue biglie e le sue micromachines, erano sempre e comunque nel suo naso.

un giorno, scavando nel cortile della scuola, trovo' un vero reperto: una moneta da 50Lire del 1940.
lo convinsi a cedermela promettendogli la mia incondizionata "miglior-amicizia" per sempre.
inutile dire che il giorno dopo litigammo, la scuola fini' un mese e mezzo dopo, alle medie mi evito'. poi spari'.
lo incontrai cinque anni fa', avevo appena iniziato il liceo.
mi riconobbe ad un chilometro di distanza, io ci misi di piu'. si limito' a squadrarmi con astio, i denti stretti a trattenere il vaffanculo. per me era acqua passata.

mi piace pensare che l'ho aiutato a crescere, ma la verita' e' che e' stato lui a iniziarmi al comandamento "fotti il prossimo tuo come pure quello dopo".
e poi ci sono io oggi: un inguaribile figlio di puttana. grazie Giova.

4 commenti:

Anonimo ha detto...

che dolce... un amico su cui contare, sempre.


comunque "speleologia" è da nobel :P

gabrielecannilla ha detto...

ma... ma... tu non hai idea di come vivessi a quei tempi. se ti dico che ho aperto una rubrica che parla delle mie elementari capiscimi.
insomma, c'e' un perche' se sono cosi'.
ancora non potete capire... ma presto.

eccomuque grazie, fa' sempre piacere il nobel (e il milione di dollari incluso).

Anonimo ha detto...

anch'io una volta ho aperto una rubrica (...) che parlava della mia infanzia deviata e so che è dura rivangare il passato. sigh.

gabrielecannilla ha detto...

io lo rivango spesso e volentieri.
perche' alla fine e' peggio adesso.