giovedì 1 marzo 2007

viaggio ai confini della realta'

li', seduto sulla sua sedia di plastica, dietro ad un imbrattato e usurato banco beige, il KAN lo fissava da ormai mezz'ora.
un muffin al cioccolato.

la professoressa parlava fittamente. concentrata in una complessa lezione sul Romanticismo, scrutava la classe da dietro gli occhiali, in uno sguardo vigile e attento ad ogni mossa degli studenti.
un muffin al cioccolato: mangiarlo era impossibile.

il KAN lo fissava, e le sue gocce di cioccolato parevano occhi, il suo incarto una cuffietta, il viso era rotondo, nero: una pastorella di quelle che si vedono solo nei film western, ecco cosa sembrava.
un muffin al cioccolato, o forse una pastorella.

poi, all'improvviso, la pastorella ammicco' giocosa, invitando il KAN a perdersi nelle sue forme, ad inebriarsi del suo profumo, ad assaggiare la sua pelle.
il KAN dapprima rise, credendosi un folle visionario, ma la pastorella danzava provocante, ammaliante, e lui, esitante, decise di seguirla.
un muffin al cioccolato, la porta per un mondo incantato.

il KAN raggiunse la pastorella e l'accarezzo'. poi la strinse a se, e si accinse a baciarla. il suo cuore pulsava veloce, la pastorella fremeva.
ma quando le loro labbra si trovarono, la pastorella svani' nel nulla.
il KAN rimase un istante stordito, poi, come acqua ghiacciata, la relata' gli si rovescio' addosso: la testa era appoggiata al freddo banco, la ragazza accanto a lui rideva a squarciagola, la professoressa tossicchiava irritata.
lo sguardo del KAN indugio' nel luogo dove per la prima volta aveva visto l'amata pastorella, cercando di ritrovare il perduto sogno, ma trovo' solo la fredda realta'.
un muffin al cioccolato e nulla piu'.

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