sabato 20 giugno 2009

the Lizard of Odd

pausa.
ci vuole una pausa.

sento da qualche minuto, forse qualche ora, l'impellenza di qualcosa. ma cosa?
adesso l'ho capito: una pausa.
d'altronde e' l'una e sto' studiando dalle otto e mezza: non mi era mai successo prima.
cosi' raccatto qualche anima stanca ed esco alla luce del sole.
ah! la luce del sole! ci sono tipo quaranta gradi all'ombra e quasi non li sento.
i miei compagni di sventura ed io siamo tutti stanchi e non parliamo: divoriamo il pranzo, se cosi' vogliamo chiamarlo, e poi ci sediamo sul marciapiede a fissare il vuoto. solo cinque minuti.

la realta' scema: nella mente si affollano i grandi poeti del novecento: Leopardi, Pascoli, Verga... cazzo, ne avessi citato uno che fosse veramente del novecento.
e vabbe', dell'ottocento.
guardano tutti verso Montale, che sta' declamando qualcosa: dato che sono in pausa mi concedo di ficcare un po' il naso e mi avvicino.
parla di Gascromatografia: efficienza, teoria dei piatti e delle velocita', la Van Deemter, SCOT, WCOT, l'accoppiamento con lo spettrofotometro di massa, Cs, Cm, film liquidi, Kieselghur (o terra di diatomee), fasi legate... che palle.
non mi e' mai piaciuto Montale, tantopiu' quando parla di cose che non sa.

me ne vado, torno dai miei amici, e li trovo tutti in catalessi.
chissa' quanti di loro stanno ascoltando la conferenza di Ungaretti sui differenziali... mi spiace di essere tornato alla realta' e non poterla seguire io stesso.
una lucertola lunga pochi centimetri, dall'altro lato della strada, mi fissa insistentemente.
poi prende coraggio e si avvicina; dapprima titubante, poi sempre piu' decisa.
alla fine si infila di corsa sotto il mio piede sinistro, all'ombra della mia Converse: penso sia un'immagine molto poetica, e mi riprometto di scriverne sul blog.
ci rimane dieci minuti, e io cerco di non muovermi troppo per non disturbarla. mi fa' pensare a me stesso, in pausa.

quando se ne va' un po' mi dispiace: dopotutto avevamo condiviso qualcosa quel giorno, e mi ci ero quasi affezionato.
mi accendo una sigaretta, e guardo gli altri destarsi uno ad uno, finche' non ci siamo tutti.
ci guardiamo in faccia, ma in ognuno vediamo solo noi stessi.
mentre rientriamo sento l'impellenza di qualcosa... forse di una scarpa sotto la quale riposare.

ormai, pero', la pausa e' finita.

13 commenti:

Mbee ha detto...

Ma perché io dopo tutto 'sto studio (che mi sta distruggendo) non divento così poetica? :P

gabrielecannilla ha detto...

@mbee:
... poetica?

mbee ha detto...

'ammappe se è poetico il tuo post! tutto quello che il mio cervello riesce a partorire al momento è una sequela di insulti rivolti ai miei professori e poi a me per l'indirizzo scelto, per non aver studiato bene certe cose, per non essere costante nel ripasso..

Insomma, entro in un loop di autocommiserazione, scazzo, ansia che non ti dico!

pinkaholic ha detto...

cioè, no, kan, la parte della lucertola è bella eh.

gabrielecannilla ha detto...

@mbee:
ti sono vicino.
forse non autocommiserazione, ma ansia e scazzo ce li ho pure io.
semplicemente cerco di non pensarci, e mi concentro sulle cose belle della vita: soprattutto sole e lucertole, ma anche le Converse.

@pinka:
si', ma quella non l'ho scritta io: l'ha scritta la lucertola.
alla fine ci siamo ri-incontrati su facebook.

pinkaholic ha detto...

pff, ma dai??

gabrielecannilla ha detto...

@pinka:
giuro.

pinkaholic ha detto...

che grande invenzione, fessbuc.

MonicaGB ha detto...

Allora, com'è andata a sto giro?

Mbee ha detto...

Svevo, tu?

gabrielecannilla ha detto...

@monica:
tipo adesso lo scrivo in un post, tipo.

@mbee:
svevo era uscito l'anno scorso, quindi non l'ho studiato. social network (banale ma sicuro).

Anonimo ha detto...

Dammi retta: durante l'orale, se vuoi, parla pure della lucertola... ma non dire che Verga è un poeta. :P

GF


P.S. in bocca al lupo

gabrielecannilla ha detto...

@GF:
crepa.
e non parlo del lupo.

(...)