sabato 18 ottobre 2008

what's my age again?

I took her out it was a Friday night
I wore cologne to get the feeling right
We started making out and she took off my pants
But then I turned on the TV
And that's about the time that she w...

stop.
ancora due lettere e mi tocava pagare i diritti.
quanti anni ho? diciannove. e mezzo, va'.
e allora perche' continuo a dire "diciassette"?

l'altro giorno l'ho detto a mia madre: "ma', ho diciassette anni, sapro' se mi devo mettere il giubbotto o meno, no?!".
"ne hai diciannove, pirla, e mettiti il giubbotto.", mi ha risposto.
oggi il colmo: compilavo un modulo di non ricordo piu' cosa, e mi si chiedeva l'eta'.
diciassette. no, aspetta, lo so che non sono diciassette... ma allora quanti sono? venti.
no, no, troppi... allora... duemilaotto meno ottantanove fa'... millenovecentodiciannove. vabbe', giusto, meno millenovecento... sono diciannove.
ok, diciannove.

e mezzo, va'.

4 commenti:

Anonimo ha detto...

e mezzo mi ricorda quando avevo sei anni e volevo sembrare più grande. poi ho capito che è meglio dire subito quasi diciotto.

MonicaGB ha detto...

Oh, complimenti, diciannove e mezzo.
E MEZZO.
Io la cosa dell'arrotondare per eccesso l'ho sempre fatta e sempre la farò, già dopo tre mesi dal compleanno.
Per esempio, io ora come ora mi aggiro intorno ai 27. Arrotondando per parecchio eccesso.

Anonimo ha detto...

ciao Kan, un saluto da Luca...

gabrielecannilla ha detto...

@pinka:
gia', quando alle elementari si imparavano le frazioni le si usava subito per poter specificare la propria eta': ho nove anni e tre ottavi.
e anche le maestre facevano fatica a starti dietro coi calcoli.

@monica:
per me quel "e mezzo" e' piu' che altro una necessita': se comincio di nuovo ad arrotondare, arrotonda oggi arrotonda domani, ecco che tra due anni saro' convinto di averne acnora diciannove.
e mezzo, va'.

@Luca:
ciao, ho dato una scorsa al tuo blog.
che dire? la tua e' un'iniziativa lodevole, ma spesso e' vanificata da parecchi fattori, tra i quali spicca la totale assenza della coscenza della realta' che caratterizza il giuovine italiano di oggi.

mi piacerebe discutere a lungo di questo argomento, quindi mi terro' sintonizzato sul tuo blog in attesa di qualche spunto di dialogo.
non ne parlo ora perche' ci ho provato, e avevo scritto una manfrina cosi' lunga che probabilmente avrebbe spinto nel tunnel persino te. :D