domenica 31 maggio 2009

messaggio promozionale

cosi', per non farci mancare nulla, buttiamo nella mischia un po' di pubblicita'.
[KAN si schiarisce la voce]

CIAO AMICICI! siete amanti dei cartoni animati giapponesi? avete sempre apprezzato la comicita' demenziale come pretesto per trattare temi seriosi? avete sempre apprezzato i temi seriosi come pretesto per fare comicita' demenziale? vi piace la Marisa?
BENE! allora non perdetevi "Abenobashi - Il Quartiere Commerciale di Magia".

Sasshi e Arumi sono due ragazzi che frequentano le scuole elementari del quartiere commerciale di Abenobashi.
un giorno assistono ad un grave incidente, nel quale un'importante statuetta magica va' distrutta.
questo causa un qualche tipo di distorsione spaziotemporale, e la realta' si mischia alla fantasia, sicche' i due vengono trasportati in diversi mondi paralleli, uno piu' strambo dell'altro.
riusciranno i due a far luce su quanto sta accadendo e a tornare indietro?

scopritelo guardando "Abenobashi - Il Quartiere Commerciale di Magia", un anime in tredici fantastici episodi che vi porteranno a fare un giro attraverso temi importanti quali la morte e la crescita dell'individuo, ma senza che ve ne accorgiate.
"Abenobashi - Il Quartiere Commerciale di Magia", ogni giorno, ad ogni ora, solo su YouTube.
oggi anche in Alta Qualita'.

ACCATTATEVILL'!

(...)

martedì 26 maggio 2009

ma no.

... l'espressione "studio matto e disperatissimo" vi dice qualcosa?

perche' a me no.
nel senso che sono vicino alla famosa maturita', che non e' altro che il momento nel quale il frutto, sodo e succoso, e' pronto per essere colto e degustato in tutta la sua zuccherina bonta'... o perlomeno se cosi' fosse sarebbe una bella stuoia. che in gergo significa tanta robba. che in gergo significa una bella cosa.

in realta' la maturita' alla quale mi avvicino e' di tutt'altro genere.
e' una specie di inflazionatissimo esame, che per qualche motivo tende a premiare che sa ma non ha, piuttosto che chi ha ma se ne fotte di sapere certe cose.
con l'avvicinarsi di questo esame, il luogo di alienazione preferito dai giuovani, noto ai piu' col nome di "scuola", comincia a ribollire riempiendosi di ragazzi e ragazze che per anni hanno fatto dell'ingnoranza una raison d'être, ma che improvvisamente sentono in loro nascere l'impellenza della cultura.
purtroppo, non sapendo nemmeno sotto che lettera del dizionario trovare la parola cultura, essi la confondono spesso con una frammentaria e arrabattata conoscenza enciclopedica di una limitata gamma di argomenti. era una parentesi necessaria, credetemi.

in mezzo a questo formicaio, ci sono io.
io sono Z la formica. forse Woody Allen? no. Z la formica.
nevrotico ed evidentemente sprovvisto della molla conformista e ipocrita che spinge ma soprattutto sostiene i miei simili, giro su me stesso fino a cadere, nella speranza di riuscire a perdere, sebbene per pochi attimi, la coscienza di me.
questo impiego risucchia tutto il mio tempo, sicche' non me ne rimane per studiare, fare la tesina, o piangere accoccolato in un angolo.
e questo e' il principale motivo per cui la mia ammissione all'esame e' passata da mera formalita' a grosso problema.
tuttavia non sono preoccupato... sono anzi pervaso da uno strano senso di ottimismo, che somiglia molto ad un pessimismo disfattista.
forse e' solo una melanconica rassegnazione all'ineluttabilita' degli eventi, ma... dio se mi sento leggero.

e sarebbe tutto normale, se solo l'avessi scritto sotto l'effetto della cara, vecchia erba Ganja.
ma no.

venerdì 1 maggio 2009

28 minuti dopo

venerdi', 1 Maggio 2009. ore 20:00.
e' successo verso pranzo.
i miei familiari, colpiti da quella che pareva una semplice influenza, all'improvviso hanno cominciato a dimostrarsi aggressivi.
un momento prima di barricarmi nella mia stanza, ho visto i loro occhi trasfigurarsi, perdendo ogni lume di umanita', e caricandosi di una famelicita' bestiale.
le reti televisive sono tutte interrotte tranne italia uno, dalla quale pero' non trasmettono nessun notiziario. solo "scuola di polizia".
fin'ora la porta ha resistito, ma comincia gia' a scricchiolare, e non so per quanto ancora potra' proteggermi.
il rumore delle loro unghie che grattano sul legno mi sta' uccidendo...

venerdi', 1 Maggio 2009. ore 20:28.
qualche minuto fa' la porta ha ceduto.
in una frazione di secondo erano dentro, la bava alla bocca, la pelle piagata, gli occhi rossi di sangue.
non ho nemmeno avuto il tempo di reagire, che mi hanno attaccato. poi nulla.
quando ho ripreso i sensi, mi sono guardato intorno a fatica. qualche metro alla mia destra, i tre infetti, accucciati a terra, smembravano il pacchetto di tachipirina che avevo in tasca.

ah, ecco che cazzo volevano.
mi pareva strano che ci fosse un'infezione di zombite, soprattutto a Maggio... non e' stagione.
e allora perche' si vede solo italia uno? bah.
(...)